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03. 05. 2024 14:36

Nuovo San Siro: il Milan prende ancora tempo, l’addio si avvicina?

Chiesta una nuova proroga al Comune, è giunta l'ora di imboccare la strada maestra tra l’addio a San Siro e l’ipotesi La Maura

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L’unica cosa che appare chiara sul tema legato al nuovo San Siro è che non c’è certezza. Né sui tempi, né sull’esito finale di quanto accadrà. E se da una parte il Milan prende tempo, dall’altra l’Inter aspetta. La prima mossa, infatti, è stata quella dei rossoneri, che hanno chiesto al Comune di Milano una proroga di tre mesi per consegnare le carte che certificano la proprietà della squadra. Detta così, qualcuno potrebbe sospettare qualcosa, ma la verità è che si tratta semplicemente di burocrazia. E nemmeno di burocrazia italiana: come appreso da Mi-Tomorrow in esclusiva, il cambio di proprietà avvenuto qualche mese fa costringe il Milan a presentare una serie di certificazioni per ciascuna delle persone che figurano nella catena di responsabilità. RedBird ha, al suo interno, tutte personalità stranieri e la documentazione, dunque, va rintracciata nei singoli paesi di residenza di ciascun soggetto. Oltretutto, bisogna andare a spulciare e trovare delle certificazioni convalidate da autorità locali che però non hanno, spesso, lo stesso nome delle certificazioni che richiede la procedura italiana; e quindi bisogna individuare quali abbiano la stessa valenza. Ecco cosa ha allungato e costringe ad allungare i tempi, non dipende neanche dal Milan. La sensazione che si percepisce dietro a questo ennesimo ritardo dovuto alle discussioni sul nuovo San Siro, però, è che il Milan sia sempre più convinto che il progetto legato all’ippodromo La Maura, nonostante le continue lamentele e le recenti manifestazioni, sia davvero fattibile.

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Nuovo San Siro, il Milan chiede una proroga di tre mesi 

Il Comune di Milano ha chiesto a Inter e Milan la documentazione che certifica la proprietà del club. Questi documenti sono fondamentali per portare avanti il piano che prevede la demolizione del Meazza e la realizzazione accanto di un nuovo stadio in comune tra le due squadre milanesi. Questo progetto, dunque, vedrebbe le due società una affianco all’altra nella realizzazione del nuovo impianto. Qui, però, ci sarebbe da portare avanti un investimento da circa un miliardo e 300 milioni di euro. Progetto che, però, ha già il sì del Comune di Milano, con annesse delibere di Giunta e voto del Consiglio comunale. 

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Nuovo San Siro e l’ipotesi Ippodromo La Maura per il Milan 

In questo quadro si è inserito il recente interesse del Milan non per il nuovo San Siro, bensì per la costruzione di un nuovo impianto, da realizzare in solitaria, nell’area dell’ippodromo La Maura in cui convergerebbe, oltre allo stadio, anche Casa Milan. Certo, il sindaco di Milano, Beppe Sala, recentemente ha annunciato che attende una rinuncia formale delle squadre al progetto sul nuovo San Siro, ma il no ufficiale non è ancora arrivato. Questo temporeggiamento del Milan, però, fa propendere per un voluto allungamento dei tempi per non procedere nella direzione della costruzione del nuovo San Siro. 

stadio a la maura
nuovo stadio a La Maura

No al progetto a La Maura, sì al nuovo San Siro

A riguardo sono intervenuti anche Alessandro Giungi e Simonetta D’Amico, componenti del Consiglio comunale di Milano: «Fin dal 2019 si è assistito ad una continua richiesta, da parte di Milan e Inter, di velocizzare l’iter di approvazione del progetto su San Siro, come se abbattere uno dei simboli di Milano, realizzare un nuovo impianto a fianco e procedere con la costruzione di un centro commerciale e vari grattacieli fosse come richiedere una semplice licenza edilizia – si legge nella nota diffusa –  In realtà i passi previsti dalla legge, a partire dal dibattito pubblico e quelli più strettamente politici spettanti a Giunta e Consiglio comunale sono stati fatti in tempi più che accettabili, anche a fronte della (ovvia) contrapposizione dialettica tra favorevoli e contrari. Del resto, il Consiglio comunale non è un cda societario ma un organo democraticamente eletto, con un proprio regolamento ed uno statuto che lo disciplinano e che ne dettano anche i tempi.

Nuovo Stadio di San Siro, la conferenza stampa di Scaroni e Antonello
Nuovo Stadio di San Siro, Scaroni e Antonello

Non ci si può allora che augurare che tale pausa serva per riflettere su quella che resta la soluzione migliore: procedere con un restyling/riammodernamento dello stadio, come fatto da club importantissimi quali Real Madrid, Liverpool e Olimpique Marsiglia.

Se il rinvio fosse legato all’idea di costruire lo stadio sul terreno della Maura, si scontrerà con la totale contrarietà di migliaia di cittadini – che già hanno pacificamente dimostrato contro tale progetto – e dei tanti esponenti politici, tra cui gli scriventi, che in varie modalità e occasioni si sono detti contrari a costruire in un’area verde vincolata del Parco Sud e irrinunciabile polmone verde rimasto a Milano».

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