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30. 04. 2024 20:40

La FIR il 25 e 26 novembre in campo contro la violenza sulle donne

Un minuto di applausi prima del calcio d'inizio di tutte le gare

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La Federazione Italiana Rugby ancora una volta scende in campo contro la violenza di genere invitando tutti gli appassionati e gli atleti presenti a sostenere con un minuto di applausi, nel fine settimana del 25 e 26 novembre, la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne prima del calcio d’inizio di tutti gli incontri in calendario.

femminilità nascosta rugby
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Violenza sulle donne, il presidente FIR Innocenti: «La nostra missione è educare i ragazzi»

«Piangiamo Giulia come una figlia, una sorella, un’amica, una madre di tutti noi. Lei per tutte le figlie, le sorelle, le amiche, le madri a cui abbiamo detto addio per mano di uomini persi, distrutti dalla loro inadeguatezza e capaci, per affermare la loro esistenza, solo di uccidere ed usare violenza. Noi facciamo una cosa semplice ed allegra, lo sport, ma attraverso il rugby la nostra missione è educare i ragazzi ad affrontare paure e debolezze, per vincerle ed affermare sempre il dominio della vita sulla cultura della morte e della sopraffazione. Solo così possiamo essere degni di ricordare Giulia e le figlie, amiche, sorelle, madri che la violenza maschile ha portato via», ha dichiarato il presidente Marzio Innocenti.

La FIR da anni contro la violenza sulle donne

FIR, in collaborazione con il proprio partner etico Terre des Hommes, è impegnata da anni nel promuovere una cultura di inclusione e di parità nel rugby e nella società italiana e partecipa annualmente alla redazione del dossier InDifesa destinato a garantire alle bambine di tutto il mondo istruzione, salute e protezione da violenza, discriminazioni e abusi.

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Iniziative contro la violenza sulle donne, d’altra parte, sono in corso lungo tutto lo stivale già da giorni in modo spontaneo sui siti delle varie società o connessi al mondo ovale, come le Leu del Rugby Grosseto femminile, Mondorugbistico e Womensportlandoffreedom poiché è insito nello sport e specialmente nel rugby rifuggire l’uso della violenza.

Violenza sulle donne, il ministro Abodi: «Lo sport un canale di collaborazione»

E’ nel dna suo come di tutto lo sport in generale come ha spiegato anche il Ministro Andrea Abodi, a margine di un evento della Regione Emilia-Romagna sulla Sport Valley a Rimini: «Siamo in stretta collaborazione, come in tante altre iniziative, con il ministro Roccella proprio per partire il 24 sera con una campagna che coinvolgerà tutto il sistema sportivo, oltre a quello delle scuole e oltre il sistema culturale, perché credo che lo sport possa debba essere un canale di comunicazione formidabile, efficace, sistematico, quotidiano di alfabetizzazione culturale del rispetto in senso generale e al rispetto delle donne in particolare.

Ci deve essere l’impegno di tutti per fare in modo che prevalga la cultura del rispetto che lo sport può promuovere come canale di comunicazione e tale impegno deve essere portato avanti non soltanto nei giorni in cui succede il dramma, ma nel giorno in cui la brace cova sotto la cenere, quando sembra che le cose siano tutte sotto controllo e non sono sotto controllo».

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