Durante una cerimonia a Milano per ricordare Sergio Ramelli, giovane ucciso nel 1975, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha espresso la speranza che il sindaco Beppe Sala indossi la fascia tricolore in future occasioni simili. La Russa ha sottolineato l’importanza simbolica della fascia, ritenendo che il suo uso conferisca un particolare rispetto agli eventi ufficiali: «Mi auguro che prima o poi, prima che finisca il suo mandato, il sindaco Sala venga con la fascia perché noi lo consideriamo come se venisse con la fascia, altrimenti lo considereremmo come uno degli altri e starebbe in fondo. Invece lo abbiamo messo sempre in prima fila in quanto sindaco».
Cerimonia in ricordo di Sergio Ramelli: la risposta di Sala
Poco dopo la cerimonia per Sergio Ramelli, alla quale ha partecipato anche la ministra Daniela Santanché, il sindaco Sala ha risposto alle critiche, spiegando la sua scelta di non indossare la fascia tricolore: «La polemica per la fascia tricolore succede ogni anno. Ci sono sindaci che la fascia la mettono tantissimo, io la metto pochissimo. Non la metto nemmeno per esempio quando vado alla commemorazione di Brasili o Amoroso», facendo riferimento ad altri giovani uccisi negli stessi anni. Sala ha enfatizzato il suo impegno nel ricordare gli anni di piombo, a prescindere dal simbolismo della fascia.
«13 MARZO 1975» 📽️
Servizio televisivo sulla morte di Sergio Ramelli ucciso colpendolo ripetutamente al cranio con una chiave inglese ⤵️#milano #SergioRamelli #29aprile
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— Mi-Tomorrow (@MiTomorrow) April 29, 2024
Cerimonia in ricordo di Sergio Ramelli, emozioni e ricordi personali
Ignazio La Russa ha condiviso il suo legame personale con la tragica storia di Ramelli, ricordando il loro ultimo incontro e il dolore seguito alla sua morte. «Per chi come me c’era in quel 1975, questa è sempre una giornata che crea forti emozioni», ha detto La Russa, sottolineando il supporto continuo alla famiglia di Ramelli negli anni successivi.
Cerimonia in ricordo di Sergio Ramelli, l’importanza dei gesti oltre i simboli
Dopo la celebrazione, La Russa ha riconosciuto l’importanza dell’atto del sindaco di deporre la corona, pur senza la fascia: «Quello che conta sono i gesti, l’abito non fa il monaco. Sono grato al sindaco di essere venuto a ricordare un giovane che ha perso la vita». Ha anche espresso il desiderio di una pacificazione nazionale più inclusiva, sperando che tale spirito pervada tutte le commemorazioni future, al di là delle differenze ideologiche.
