Il nuovo stadio di San Siro è più vicino. Il consiglio comunale di Milano ha infatti approvato un atto d’indirizzo per l’impianto che diventerà la nuova casa di Inter e Milan: 27 voti a favore, 14 contrari e un astenuto hanno di fatto dato il via libera, pur ponendo però delle importanti condizioni.
San Siro, masterplan
Il nuovo stadio quindi si farà (Sgarbi permettendo, in attesa di capire se il vincolo di cui ha parlato per il vecchio impianto sarà davvero messo) ma il progetto dovrà essere rivisto in alcuni punti, a partire dall’aumento della capienza da 60mila a 70mila posti per evitare il rialzo dei prezzi dei biglietti. Ci sarà anche più verde, dal 18% al 50%, oltre a una maggiore distanza dalle case di via Tesio.
San Siro, il voto
Hanno votato a favore consiglieri del Partito democratico, dei Riformisti e della Lista Sala, nonché il sindaco Beppe Sala, ma anche esponenti del centrodestra. Tra i contrari, gli esponenti di maggioranza Alessandro Giungi, Simonetta D’Amico e Rosario Pantaleo nel Pd, Enrico Fedrighini della Lista Sala, Marco Fumagalli di Milano in Salute e i tre consiglieri verdi: Carlo Monguzzi, Francesca Cucchiara e Tommaso Gorini. Contrario anche Marco Bestetti, recentemente fuoriuscito da Forza Italia, da sempre critico sul nuovo stadio.
San Siro, il quartiere
Non solo: messa nero su bianco anche la promessa di 40 milioni di euro per la riqualificazione del quartiere fuori dall’area. Su questo punto del documento, è stato necessario l’intervento di Alessandro De Chirico (Fi) per esplicitare che il denaro andrà investito nella San Siro popolare, intorno a piazzale Selinunte, perché i gruppi di maggioranza non lo avevano specificato.
