«Sindaco si è accorto che c’è una contestazione?», con questa domanda, rimasta senza risposta, è iniziato il dibattito pubblico organizzato dal Comune di San Donato per discutere dello stadio del Milan. Siamo solo all’inizio di quello che potrebbe diventare un lungo percorso e già nascono i primi nodi da sciogliere.
Stadio del Milan, con i parcheggi i conti non tornano
I problemi (primi) per il nuovo stadio del Milan nascono da un allegato inserito nella richiesta di variante urbanistica dell’area San Francesco, scelta dal Milan per costruire la nuova casa. Si tratta delle prescrizioni regolamentari del Coni relative ai parcheggi. Le norme prevedono che per i “large events”, da 70.000 spettatori in su, i parcheggi devono essere almeno 12.896, un numero molto più alto delle stime presentate dal club rossoneri al Comune di San Donato. Queste ultime parlano di 3.500 parcheggi sotterranei, più 750 in superficie nella zona adiacente. In sintesi: i conti non tornano.
Stadio del Milan, il tema viabilità
Durante il dibattito il sindaco di San Donato, Francesco Squeri parlato della possibilità di ricavare altri parcheggi nella zona disboscata che si trova tra la stazione di Rogoredo e quella di San Donato. Un’idea che si è in parte sgonfiata davanti alle grandi sfide sulla viabilità, che dovranno sopportare l’afflusso dei tifosi rossoneri e ospiti.
Qui nascerebbe l’altro grande quesito: il “report viabilità” allegato ai documenti del Milan sarebbe stato eseguito durante i mesi di giugno e luglio 2019 e 2020 (covid), quando le scuole sono chiuse e alcuni cittadini sono in vacanza, quindi non nel pieno delle attività. Il dibattito è proseguito in modo accesso, soprattutto si sono notati gli attacchi al primo cittadino di San Donato, che in più di un’occasione ha chiesto ai presenti un confronto sereno e costruttivo.
Stadio del Milan, tifosi nei parcheggi degli uffici di Eni
Tornando al tema centrale della serata, quello legato ai parcheggi, è da sottolineare il fatto che il Milan avrebbe proposto l’uso dei parcheggi dei palazzi quinto e sesto dell’Eni, che ospitano gli uffici del colosso petrolifero. Una proposta che ha trovato lo scoglio dei dipendenti Eni, i quali in occasione della partite infrasettimanali, di coppa o campionato, si vedrebbero costretti a cedere il posto auto ai tifosi.
Stadio del Milan, entro 7 mesi il referendum
Durante il confronto tra cittadini e Sindaco (assente la società rossonera) andato in scena al Comune di San Donato per lo stadio del Milan, oltre a parlare di parcheggi e di viabilità, che per ospitare il nuovo impianto dei rossoneri dovrebbe essere rivista nella sua totalità, è stata toccata anche la questione del referendum consultivo richiesto dal “Comitato No Stadio”, che dovrebbe esserci entro 7 mesi, tempo necessario a formare il comitato dei garanti, che deciderà sulla fattibilità o meno del referendum.
