Gli infermieri scendono nuovamente in piazza. Questa mattina sono arrivati da tutta Italia in piazza Duomo per chiedere “rispetto” e “misure concrete”.
La protesta. «Annunci e promesse hanno fatto il loro tempo: è tempo di concretezza – spiega il responsabile di Nursing Up regione Lombardia, Angelo Macchia -. La pazienza degli infermieri italiani è finita, vogliamo che venga riconosciuta la nostra professionalità, per la dignità della categoria e per il bene della sanità italiana».
L’ennesima delusione da parte della categoria era arrivata nei giorni scorsi: il bonus Covid, dato come segno di ringraziamento dalla Regione, è stato definito una “farsa”. Al netto delle tasse gli “eroi” della pandemia si sono visti riconoscere un misero supplemento di 20 euro al giorno.
«Sui media siamo chiamati eroi e leggiamo di riconoscimenti economici che non arrivano mai o, se arrivano, lo sono a metà. Qui in Lombardia per esempio la Regione – continua il responsabile sindacale -, in accordo con Cgil, Cisl e Uil, ha prima annunciato ai quattro venti delle cifre, che alla prova dei fatti sono risultate praticamente dimezzate, perché al lordo di oneri riflessi ed Irap. Poi è corsa ai ripari, ma non utilizzando fondi propri, ma quelli già stanziati dal decreto Rilancio per i premi per chi è stato in prima linea nella lotta al Covid 19. Di fatto una partita di giro sulla pelle di chi ha rischiato la vita».