All’indomani del Dpcm, tra i commercianti della via dello shopping di Milano, domina un senso di incertezza, impotenza e soprattutto rabbia. I commercianti vivono l’imminente lockdown che caratterizzerà le zona rossa come il “colpo di grazia” al commercio cittadino.
Le voci. «La cosa più grave è che ancora adesso non sappiamo se dovremo chiudere – ha spiegato la proprietaria di un negozio di fiori -. Io mi sono organizzata con i fiori e se dovremo chiudere domani dovrò buttare via un sacco di cose. Per noi questa chiusura ennesima è un grande perdita perché lavoriamo molto soprattutto in vista del Natale».
Infatti per i commercianti novembre è uno dei mesi più redditizi: le persone iniziano ad organizzare gli acquisti per Natale e proprio in queste mese ci sono ricorrenze speciali come il Black Friday.
«Molte persone pensano a portarsi avanti con i regali – ha spiegato Cinzia Lucco all’Ansa, proprietaria di un negozio di abbigliamento – ma anche perché c’è il Black Friday. Farci chiudere adesso significa farci chiudere per sempre. Moriamo tutti ma non di Covid».
«Se domani ci sarà la chiusura come arriveremo a Natale? Con alle spalle un mese di chiusura sommato ai mesi del lockdown saremo allo stremo – ha invece dichiarato Franco Catalano, commerciante storico della zona di corso Buenos Aires – . Gli aiuti non arrivano mai, io vivo alla giornata e come commerciante sto già morendo, perché ho affitto, tasse, fornitori».
La beffa è poi proprio per quei negozi specializzati nella vendita di articoli natalizi. «Noi abbiamo aperto il negozio sabato scorso per la prima volta, è un temporary store di articoli natalizi – ha spiegato il gestore di un temporary shop -, per noi è un duro colpo perché rimaniamo aperti fino al 6 gennaio e con la chiusura gran parte del lavoro se ne va».