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27. 04. 2024 11:55

Nuova vita per l’area verde di via Chiasserini: il progetto di riqualificazione di Comune di Milano, Esselunga e Forestami

Grazie al rapporto pubblico-privato è stato possibile l’intervento di bonifica e di riforestazione che nei prossimi anni porterà i cittadini a godere a pieno di questo nuovo parco urbano

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Si è tenuta oggi la conferenza stampa di presentazione del progetto di riqualificazione dell’area verde di via Chiasserini, realizzata in collaborazione da Comune di Milano, Esselunga e Forestami, il progetto di forestazione urbana che sta incrementando il capitale naturale della Città metropolitana di Milano con l’obiettivo di piantare 3 milioni di alberi entro il 2030. La conferenza stampa è stata aperta dai saluti del Sindaco Giuseppe Sala che ha sottolineato l’importanza di sinergie a beneficio del territorio.

Nuova vita per via Chiasserini: la conferenza di oggi

Situata al confine tra Affori e Quarto Oggiaro, l’area verde – che corre lungo la ferrovia tra via Dante Chiasserini e via Concilio Vaticano II – è stata oggetto di un importante progetto di bonifica del terreno e di riforestazione, messo a terra da Demetra, società cooperativa sociale onlus che pone particolare attenzione alla ricerca e allo sviluppo di sistemi, metodologie e buone pratiche per una migliore gestione del verde.

Sono stati messi a dimora 554 alberi a pronto effetto (ovvero alti tra i 3 e 5 metri circa), che creano 4 aree boscate in un ambiente naturaliforme, e 597 arbusti, che formano macchie variegate all’interno delle zone alberate. Infine è stato creato un percorso in calcestre naturale, un materiale drenante.

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Esselunga, oltre ad aver dato il contribuito per la realizzazione di questo impianto, a seguito di un accordo con il Comune di Milano, si farà carico della manutenzione degli alberi piantati anche in futuro, diventando così pioniere di un nuovo rapporto pubblico-privato in cui le aziende non solo donano per rendere più verde la città ma si prendono anche cura degli alberi che hanno piantato.

«Con Forestami si realizza un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato che incontra due valori fondanti della strategia di sostenibilità di Esselunga: l’attenzione all’ambiente e il supporto alle comunità», commenta Roberto Selva, Chief Marketing and Customer Officer Esselunga.

via chiasserini
Roberto Selva

«L’intervento di via Chiasserini ci ha permesso di donare nuovo verde ai cittadini milanesi e siamo orgogliosi di aver potuto sostenere questo progetto grazie alla sinergia con il Comune di Milano. Un impegno che desideriamo portare avanti anche in futuro attraverso la cura e la manutenzione di quest’area», aggiunge Selva.

«Quello che realizzerà in via Chiasserini, tra i quartieri Affori e Quarto Oggiaro, è un parco ad altissima biodiversità che si connetterà con altri sistemi verdi su cui Forestami e il Comune di Milano stanno già lavorando. Si tratta di un modello innovativo di forestazione urbana che, grazie alla piantagione di alberi già di grandi dimensioni permetterà alla cittadinanza di godere, tra tre anni, di un vero e proprio parco urbano», commenta Stefano Boeri, Presidente del Comitato Scientifico di Forestami.

Poi conclude parlando via Chiasserini: «La collaborazione tra Comune di Milano, Forestami ed Esselunga, che speriamo di replicare al più presto anche in altre zone della metropoli milanese, rappresenta un modello felice di partnership pubblico-privato».

L’area di via Chiasserini

Nell’area di 18.200 mq (corrispondente a quasi 2 ettari) di via Chiasserini trovano ora dimora alberi di diverse specie quali platano, tiglio argentato, ciliegio, carpino bianco, tiglio nostrano, pioppo bianco, pioppo tremulo, olmo siberiano, acero riccio, gelso bianco, gelso nero, noce bianco, frassino maggiore, albero pagoda, cerro, farnia, pado, acero campestre, tiglio selvatico, orniello, pero da fiore, acero ginnala, acero grigio, e arbusti quali rosacee, arancio del Messico, arbusto delle farfalle, corniolo, sanguinello, calicanto, scotano, palla di neve, viburno, biancospino selvatico, fior d’angelo, buddleia, sambuco.

Le specie selezionate sono sia autoctone della Pianura Padana che originarie di ambienti con climi più estremi, una scelta intrapresa per creare ecosistemi più resistenti agli effetti del cambiamento climatico e alle temperature anomale per il territorio milanese.

L’ultimo tassello del progetto sarà il prato che verrà realizzato dal Comune di Milano con la nuova stagione agronomica ‘23-‘24. L’area rimarrà chiusa al pubblico per circa 3 anni per consentire l’attecchimento e la maturazione dell’impianto verde.

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