Milano è la città in cui si vendono più libri in Italia, lo ha ricordato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi alla presentazione di Book Pride. L’editoria resta un mercato difficile per l’evoluzione tecnologica e la presenza di grandi gruppi che monopolizzano il mercato.
Deve quindi suscitare il massimo apprezzamento questa ottava edizione che raduna per tre giorni, da venerdì 8 a domenica 10 marzo al Superstudio Maxi, gli editori indipendenti, i piccoli tanto per chiarirci, e le librerie indipendenti. Che non sono rinunciatari, già dal titolo “Cosa vogliamo” sembrano mettere le mani avanti sul ruolo che vogliono svolgere in città: anche se piccoli vogliono contare e magari stupire.
Book Pride, i curatori
La manifestazione è promossa da ADEI – Associazione Degli Editori Indipendenti, in collaborazione con il Comune di Milano, e vede come curatori Laura Pezzino e Marco Amerighi mentre il manifesto è firmato da Sarah Mazzetti. «Quando abbiamo pensato al tema dell’ottava edizione di Book Pride, “Cosa vogliamo”, abbiamo isolato immediatamente alcuni punti cardine: lavoro, sesso e soldi», spiegano i curatori della fiera.
«Cosa Vogliamo è un’azione affermativa – sottolinea Isabella Ferretti, Presidente di Book Pride -. Sotto l’epidermide del reale vive un universo insondato, fatto di desideri e speranze ma anche di delusioni, coscienza critica, tracce di cambiamento. Nei tre giorni di Book Pride dall’8 al 10 marzo porteremo in superficie questo territorio sconosciuto, un diverso senso dell’abitare il pianeta e noi stesse/i, i prodromi di una rivoluzione pacifica ancora dormiente. Musica, cinema, danza, arti figurative, letteratura sono i grimaldelli del Nuovo Mondo da costruire insieme».
Book Pride, info
Il programma è ricco è stimolante, si comincia venerdì al Superstudio Maxi, in via Moncucco 35, e si va avanti fino a domenica, con orario dalle 10.00 alle 20.00. L’hashtag ufficiale della manifestazione è #BookPrideMilano e il programma completo si può consultare su bookpride.net.
Book Pride, Alice Piciocchi (Noi a Nolo): «Sempre più duro andare avanti, ma è una scelta di vita»
Cosa significa gestire una libreria indipendente? Lo spiega a Mi-Tomorrow Alice Piciocchi, che ha fondato Noi, libreria e punto di riferimento culturale del quartiere di Nolo, in via Delle Leghe 18, specializzata in libri illustrati, non solo per bambini.
Quando è nata questa iniziativa?
«Nel 2019, il mese prossimo compiamo 5 anni».
Prima di cosa si occupava?
«Giornalismo, scrivevo per Domus e Abitare, riviste di architettura».
Quindi è alla sua prima esperienza?
«Si, prima di fondare Noi non mi ero mai occupata di editoria né ero stata imprenditrice».
Cosa l’ha spinta ad occuparsene?
«Le esigenze degli abitanti di Nolo che lamentavano l’assenza di una libreria: ho pensato subito di specializzarmi nelle illustrazioni».
Perché?
«E’ un linguaggio universale che non è stato sostituito nemmeno dal digitale».
Qual è la difficoltà più grande per un libraio indipendente?
«La sostenibilità economica, dobbiamo affrontare la concorrenza delle grandi catene, di Amazon. Poi c’è un altro aspetto che ci differenzia da queste grandi realtà».
Quali?
«Il rapporto con i clienti è diverso, noi non offriamo tutto lo scibile, abbiamo una nostra selezione: chi viene da noi compie una scelta politica».
Con i clienti si crea un rapporto personale?
«Certo, posso dire che abbiamo uno zoccolo duro, persone che vengono qui anche senza acquistare nulla ma solo per frequentare una libreria che è diventata un presidio culturale».
Come sono i lettori milanesi?
«Difficile dirlo, i nostri sono esigenti, con un’età tra i 35-50 anni, molti dei quali sono interessati ai libri per i loro figli».
Cosa consiglia a un ventenne che vuole intraprendere la sua strada?
«Oggi sono un po’ sfiduciata perché le difficoltà sono tante, chi vuole compiere questa scelta deve sapere che è molto rischiosa e che dovrebbe perciò avere già le spalle coperte»
Insomma bisogna essere coraggiosi?
«Non solo, ci vuole incoscienza. Il nostro settore non gode di sostegni e agevolazioni»
Tornando indietro rifarebbe tutto?
«Sì perché sono contenta di ciò che ho fatto e continuo a fare. È stata una scelta di vita con tutti i pro e i contro ma la rifarei».
Book Pride, Luigi Ballerini: «L’editoria indipendente deve diventare più settoriale»
Psicoanalista e scrittore per ragazzi, ha vinto il Premio Andersen e il Premio Bancarellino, Luigi Ballerini è uno dei protagonisti di Book Pride, nell’incontro di venerdì 8 marzo intitolato Creature fantastiche Lombarde: dove trovarle? rivolto ai bambini di seconda, terza e quarta elementare.
Qual è il suo rapporto con le librerie indipendenti?
«Le frequento soprattutto da lettore»
E con l’editoria indipendente?
«Come autore posso dire che ho avuto esperienze positive in quanto è caratterizzata da snellezza organizzativa che consente un rapporto diretto tra l’editore e l’autore».
Gli editori indipendenti sono più attenti?
«Hanno molto rispetto degli autori, scelgono bene i volumi da pubblicare. Io però vorrei uscire dal pregiudizio secondo cui la grande e la piccola editoria sono buone o cattive a prescindere, un discorso di qualità è possibile farlo con entrambe le realtà».
Forse l’editoria indipendente consente spazi a chi non li trova nella grande.
«È vero, può dare voce a testi che faticherebbero ad avere riconoscimenti, in particolare alle voci locali: sotto questo punto di vista ha un grande compito perché permette una democraticità dell’offerta, offre un’occasione a chi non sta nel mainstream».
Cosa farà al Book Pride?
«Sarò presente venerdì per un’interessante iniziativa editoriale della Telos edizioni, di Campobasso: una collana di 21 volumi dedicati alle realtà regionali».
Qual è il futuro di questo settore?
«Sicuramente dovrà fare i conti con l’aspetto economico, il primo problema è la sostenibilità».
Si può essere ottimisti?
«Spero che possano ottenere un supporto, dei sostegni perché rappresentano un ambito importante che esprime una forte valenza culturale».
Le insidie sono rappresentate anche dal digitale.
«La mia impressione è che anche l’editoria indipendente deve fare uno sforzo di cambiamento, deve diventare più settoriale, più identificabile».
Magari anche gli scrittori devono avere più attenzione verso queste case editrici.
«Parlo per me: ho pubblicato con diversi editori indipendenti e mi sono trovato bene. Vede, il rischio quando si pubblica è di finire dentro una macchina, è importante che questi editori sappiano seguire i loro autori».
Chiudiamo con il suo settore: i libri per ragazzi.
«Posso dire che spesso vengono pubblicati libri di qualità, c’è molta attenzione»
Book Pride, 4×3 appuntamenti da non perdere
Venerdì 8 marzo
Il giudice e il bambino
Anterprima nazionale del nuovo libro di Dario Levantino, edito da Fazi Editore, per le classi seconde e terze medie.
Alle 12.30 – Sala Ottawa
La critica letteraria ai tempi del digitale
Incontro organizzato dalla libreria Alaska, con la partecipazione delle riviste digitali La Balena Bianca, Limina e Snaporaz.
Alle 15.30 – Sala Bogotà
Una nessuna centomila
Femminismo e patriarcato nei libri per ragazzi. Con Cecilia D’Elia, autrice e senatrice; Della Passerella di Sinnos. Modera Martina Russo.
Alle 17.00 – Sala Lagos
L’invincibile estate di Liliana – Il reading
In occasione della Giornata della donna, l’autrice Cristina Rivera Garza leggerà alcuni estratti del suo libro.
Alle 18.30 – Sala Bogotà
Sabato 9 marzo
Cosa vogliamo dal sesso (e dalla pornografia)
Farlo (o non farlo) con chi vogliamo. Riuscire a parlarne (anche) pubblicamente. Con Ivano Messinese, Morena Nerri e Stella Pulpo.
Alle 11.30 – Sala Bogotà
Indie Book
Andrea Appino, frontman de The Zen Circus, parlerà con Marco Amerighi del suo percorso artistico e professionale a partire dai libri che li ha formati. dall’infanzia fino all’età adulta..
Alle 15.30 – Sala Ottawa
Ogni generazione, un desiderio
Un cantante, una creator e uno scrittore si confrontano sul presente. Con Jonathan Bazzi, Giuse The Lizia e Giada Zappi.
Alle 15.30- Auditorium
Storia della mia lingua
Presentazione dell’omonimo libro edito da Edicola Edicioses della scrittrice cilena Claudia Apablaza.
Alle 16.30 – Sala Adelaide
Domenica 10 marzo
Fightbooklclub
Quatto librerie indipendenti di Milano si sfidano per difendere il libro del loro cuore: Lato D, Verso(Glitch), Convegno e Tempo Ritrovato.
Alle 10.30 – Auditorium
Book Sport. Speciale tennis
Il 2023 è stato l’anno del tennis azzurro. E anche se è appena iniziato, lo sarà sicuramente anche il 2024. Con Domenico Procacci e Adriano Panatta.
Alle 14.30 – Auditorium
Ssst! Ssst! Qui si raccontano storie bellissime
Letture ad alta voce con i titoli del progetto Ossibooki (per bambini dai 3 anni in su). A cura dei volontari del Patto di Milano per la lettura.
Alle 14.20 – Laboratorio Book Young
Nuvole di marmo
Il fumetto racconta la realtà: un reportage di Emergency dall’Afganistan e le inchieste della Revue Dessinée.
Alle 17.30 – Sala Tokyo
Book Pride, i numeri
200
Marchi editoriali presenti
1000
Metri quadrati di libri
550
Ospiti dall’Italia e dal mondo
Book Pride, gli ospiti celebri: scrittori giovani e di successo da tutto il mondo
Da John Freeman a Cristina Garza, passando per Chiara Valerio, Vinicio Capossela e Ghemon
Sono tante le curiosità di questa ottava edizione. Eccone alcune, partendo dai critici letterari tra cui l’americano John Freeman, ex direttore di Granta, che con la sua rivista letteraria Freeman’s ha fatto conoscere alcune tra le più importanti voci della letteratura contemporanea. Numeroso l’elenco degli scrittori come Naoise Dolan, esponente importante della letteratura irlandese, e Cristina Rivera Garza, tra le più grandi autrici messicane, portavoce della violenza contro le donne. Tra i poeti da segnalare c’è la colombiana Andrea Cote,
Di prestigio le firme italiane: Chiara Valerio, che presenterà il suo ultimo romanzo Chi dice e chi tace e l’esordiente Sara Marzullo con Sad girl. Presenti anche i maestri della letteratura come Walter Siti. Tra gli ospiti anche il rapper e cantautore Ghemon che, in un incontro con il curatore speciale della fiera, la stella del basket Gigi Datome, si confronterà su “cosa vogliamo dalla musica”. Torna a Book Pride anche Vinicio Capossela mentre Andy, storico membro del gruppo musicale Bluvertigo, indagherà sul rapporto tra Milano e il design.
Book Pride, 6 tips
CANTIERE ESORDI
Un appuntamento per conoscere le voci emergenti più interessanti della nuova narrativa italiana, guidati da una scrittrice o uno scrittore di maggiore esperienza.
BOOK YOUNG E BOOK YA
Call to action che dà la parola direttamente ai più piccoli per decidere del proprio futuro. Presso lo stand dell’associazione, ci sarà uno spazio di raccolta degli elaborati.
BOOK COMICS 2024
Tra gli appuntamenti c’è la mostra ispirata all’ultimo album di Fulminacci Infinito + 1: verranno installate 12 tavole firmate da altrettanti fumettisti e artisti italiani.
BOOK PRIDE PER GLI ISTITUTI ITALIANI DI CULTURA
Con il Ministero degli Esteri, Book Pride realizzerà una selezione di titoli di narrativa, saggistica e fumetto da presentare alla platea di editori stranieri.
BOOK PROFESSIONALI
Per gli editori presenti saranno organizzati una serie di appuntamenti professionali a cura di ADEI – Associazione degli editori indipendenti.
BOOK ACADEMY
Progetto realizzato con i master Universitari in editoria e le scuole di scrittura italiane: Università Cattolica, IULM, Scuola Mohole, Scuola del Libro, Piccola Accademia di Poesia e Bottega dei Traduttori.