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29. 04. 2024 09:46

Mostre a Milano: presente Indicativo

Razzismo, xenofobia, solitudine e beautification: istentanee della nostra epoca

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Nelle mostre a Milano di questa settimana il razzismo e l’immagine delle persone afroamericane determinata dalla nostra società e dai tanti stereotipi diffusi sono al centro della mostra che riunisce oltre cento opere tra installazioni, video, fotografie, dipinti e disegni di Adrian Piper al Pac. Dopo quasi due anni di chiusura, Galleria Milano rinasce come Fondazione Galleria Milano e presenta una mostra che, attraverso un gioco di scatole cinesi, rispecchia la fase storica veloce e contraddittoria nella quale viviamo. Infine, la corsa alla “beautification”, l’utilizzo di filtri per cercare di rappresentarsi, attraverso il digitale, nella versione migliore di sé, arrivando anche a trasformarsi.

Mostre a Milano- RACE TRAITOR

Race Traitor ripercorre oltre sessant’anni di carriera di Adrian Piper, affermatasi come artista concettuale, minimalista e performer nella scena artistica newyorkese degli ultimi anni Sessanta, che solleva domande spesso scomode sulla politica, sull’identità razziale e di genere, e chiede alle persone di confrontarsi con verità su se stesse e sulla società in cui vivono. I concetti di lotta permanente contro il razzismo, la xenofobia, l’ingiustizia sociale e l’odio sono il centro della sua pratica. Risultato di un lavoro di ricerca e di indagine senza precedenti, la mostra riunisce oltre cento opere tra installazioni, video, fotografie, dipinti e disegni dalle quali emerge l’analisi della “patologia visiva” del razzismo e l’immagine delle persone afroamericane determinata dalla società e dai tanti stereotipi diffusi. Un’indagine mirata sui temi particolari della “razza” e del genere, contestualizzati dalle pratiche formali dell’arte minimale e concettuale che la produzione di Piper degli esordi ha portato verso questi temi, e che ora l’artista considera come un’arma a doppio taglio: il suo approccio alla lotta al razzismo americano è anche parte del processo di liberazione di se stessa e della sua persona dalla morsa malata della “razza” che ha sperimentato consapevolmente per la prima volta quando ha iniziato l’istruzione superiore negli Stati Uniti. In quanto artista donna e filosofa, Piper elenca anche le esperienze relative al sessismo e alla misoginia subite: una ricerca ha ispirato intere generazioni di artiste contemporanee.

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PAC Padiglione d’Arte Contemporanea
Via Palestro, 14
Fino al 9 giugno 2024
Info e orari: pacmilano.it

 

Mostre a Milano- ALEXANDER E SASHA BRODSKY – PIAZZA SENZA NOME

Mostre a Milano-
 

Dopo quasi due anni di lavoro e preparativi, grazie alla volontà di Nicola Pellegrini insieme a Bianca Trevisan e Giovanni Oberti, apre la Fondazione Galleria Milano: un luogo espositivo che affonda le proprie radici nella Galleria Milano, tra le gallerie d’arte moderna e contemporanea più longeve sul territorio nazionale. La mostra che inaugura il nuovo corso è dedicata a un progetto nato dal dialogo tra l’architetto-artista russo Alexander Brodsky e il figlio Sasha Brodsky, artista visivo, stampatore e musicista che vive e lavora a Brooklyn. Lo spazio espositivo della Fondazione Galleria Milano ospita una grande installazione in terra cruda, alla quale il visitatore potrà accedere solo attraverso le finestre presenti sulle pareti dell’installazione stessa. Questa l’ambientazione: in uno scenario urbano, in una grande piazza anonima, si stagliano uno in fila all’altro tre alti obelischi. Intorno, una folla di persone fa riflettere sulla solitudine all’interno di un contesto collettivo solo all’apparenza. Alle pareti dello spazio espositivo saranno presenti disegni e incisioni in dialogo con l’installazione, in un incontro e compenetrazione tra arte visiva e architettura che è la cifra distintiva della ricerca di entrambi gli artisti. Si tratta di un gioco di scatole cinesi, un’architettura a matrioska che presenta un gioco di prospettive: uno spazio (la città immaginata dagli autori) dentro a un altro spazio (l’installazione in terra cruda) dentro a un altro spazio, quello della Fondazione.

Fondazione Galleria Milano
Via Arcivescovo Romilli, 7
Fino all’8 giugno 2024
Info e orari: fondazionegalleriamilano.it

 

Mostre a Milano- FOREVER YOUNG: THE DORIAN GRAY SYNDROME

Mostre a Milano-
 

Forever Young: The Dorian Gray Syndrome offre una riflessione inedita sul tema, attraverso i lavori di 12 artisti della scena della Digital Art, per indagare nel profondo del digitale portando alla luce anche il modo in cui i temi trattati si riflettono sulla vita reale, in perfetta sintonia con il modus operandi di MEET. Un’analisi del modo in cui la società odierna implementa soluzioni tecnologiche innovative per creare rappresentazioni di sé in tempo reale, virtuali e in continua evoluzione. La mostra si sviluppa su tre piani che si intrecciano (The Dorian Gray Paradox, The Digital Beyond, The Digital Human) alle quali fa da controcanto una riflessione critica che accompagna il visitatore lungo tutto il percorso di fruizione. In The Dorian Gray Paradox si tocca il tema della “beautification”, ossia dell’uso della tecnologia per rappresentarsi attraverso il digitale nella versione che si considera migliore di sé; The Digital Beyond, invece, tratta il concetto di immortalità e dell’esistenza oltre se stessi; The Digital Human, infine, riflette la ricerca dell’individuo di trascendere i limiti dell’esistenza fisica attraverso la tecnologia, suscitando profonde domande sull’identità, sull’etica e sulla natura dell’umanità stessa. Forever Young: The Dorian Gray Syndrome è un primo appuntamento con un fenomeno che non è stato ancora studiato fino in fondo e che vuole smuovere riflessioni importanti sulla frenetica corsa alla bellezza e alla giovinezza che, per quanto fantasiosa e originale sia, ha riflessi sempre più importanti nella vita reale.

Meet Digital Culture Center
Viale Vittorio Veneto, 2
Fino al 2 giugno 2024
Info e orari: meetcenter.it

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