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27. 04. 2024 09:43

Solo fiori per Paolo Benvegnù: «Il mio concerto di canzoni mobili»

Un nuovo EP e il live stasera in Santeria: dove l'artista svelerà al pubblico milanese il suo nuovo lavoro

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Il nuovo EP, Solo fiori, riporta Paolo Benvegnù sul palco per un live «mobile», come lo definisce a Mi-Tomorrow: una fusione tra passato e presente, con uno sguardo al futuro. A unire il viaggio del cantautore – oggi in Santeria Toscana alle 21.00 – il fil rouge dell’EP stesso: l’amore visto come atto assolutamente rivoluzionario in un momento in cui siamo ossessionati dalle percezioni.

Solo fiori il nuovo EP di Paolo Benvegnù presentato live in Santeria

Solo fiori conta cinque brani. Viene da chiedersi cosa aspettarsi dal live.
«L’idea è quella, ovviamente, di fare tutti e cinque i brani. Da intuizione a intuizione, si arriva a questo espandersi della vita e dell’amore in senso stretto. Non morte, ma vita. Nel mondo nostro e in quello di chi vuole partecipare a questa kermesse di sentimento. Gli uomini sono molto istruiti ultimamente, ma non così educati sentimentalmente».

È stato difficile trovare questo fil rouge?
«Prendo in prestito le parole di Fellini. Lui diceva in un’intervista che si gira più o meno sempre lo stesso film. Nel tempo e nei luoghi che uno frequenta questo film cambia un po’, perché le sensazioni cambiano. La vita è metamorfosi, anche se noi cerchiamo sempre di tenerla ferma. Il nostro cambiamento, rispetto alla vita, ci fa male».

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Me è pur sempre positivo.
«Inevitabile. Questi concerti saranno di canzoni mobili, scritte in altri tempi ma con un senso specifico in questo momento».

Come definiresti il tuo rapporto con Milano?
«Da milanese, quando torno, vivo una sorta di dualità. Vado a cercare i posti della mia infanzia e li ritrovo spesso di notte quando non c’è nessuno. Sono convinto che i luoghi rifioriscano e abbiano un loro senso nell’assenza della turbolenza umana. Questo mi intenerisce».

La trovi cambiata?
«Sicuramente è diversa da come la vivevo negli anni ‘70 e ’80, però mi piace. Mi sembra più vitale e che sia finalmente una città meticcia. Bisognerebbe pensare che nell’antichità, quando lo sviluppo del pensiero era veramente interessante, le società erano libere. I confini non c’erano e l’immigrato era visto come una risorsa».

Oggi alle 21.00
Santeria Toscana 31
Viale Toscana, 31
Biglietti: 29 euro su ticketone.it

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