“Un eroe”, la recensione
Rahim è in prigione a causa di un debito che non è riuscito a ripagare. Approfittando di un permesso di due giorni, cerca di convincere il suo creditore a ritirare la denuncia per una parte della somma dovuta. Ma le cose non vanno secondo i piani… Asghar Farhadi è uno dei più grandi autori a livello mondiale e, dopo la parentesi spagnola di Tutti lo sanno con la coppia Bardem-Penelope Cruz, è tornato con una nuova storia ambientata nel suo Paese, l’Iran, di cui racconta le contraddittorie dinamiche sociali.
Un eroe è un dramma sociale potente, con un grandissimo lavoro di scrittura cinematografica e con una potenza simile, se non superiore, a quella de Il cliente. Vincitore del Gran Premio Speciale della Giuria a Cannes 2021, Farhadi denuncia i limiti della società iraniana, tra manipolazione e burocrazia, con l’avvento sempre più incisivo dei social network. Un cinema etico, morale, che lascia il segno. Prove attoriali eccezionali, a partire dallo straordinario Amir Jadidi. Tra i migliori film del 2022: non perdetelo.
Già in sala
Paese: Iran, Francia
Durata: 127 minuti
Regia: Asghar Farhadi
Genere: drammatico
Voto: 8,5