Al via in primavera un bando da 1,5 miliardi di euro per l’installazione di oltre quattro milioni di metri quadri di pannelli fotovoltaici. L’agricoltura italiana si candida a diventare l’avanguardia della svolta sostenibile europea.
L’agricoltura chiave della “sovranità energetica”?
Coi fondi del Pnrr in primavera sarà attivato il bando per il “Parco agrisolare”: 1,5 miliardi di euro per 4,3 milioni di mq di pannelli fotovoltaici sugli edifici agricoli. L’assist per l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050, fortemente voluta dall’Unione Europea, arriva dal ministero delle Politiche agricole, mentre l’erogazione dei fondi spetterà all’azienda pubblica Gse (Gestore dei servizi energetici).
“L’interesse è tale che ci aspettiamo una forte adesione da parte delle imprese”, commenta Massimo Bagnoli, presidente di Esco Agroenergetica, società che fa parte di Cia – Agricoltori italiani. L’Italia è al terzo posto in Europa – dietro Germania e Francia – per consumo energetico, che la crisi in Ucraina rischia di aggravare.
Il progetto mira dunque al recupero di un certo grado di “sovranità energetica” grazie all’efficientamento degli edifici agricoli dotati di pannelli fotovoltaici, biogas, biomasse e centri di stoccaggio. Alla trasformazione sostenibile dell’area agricola contribuirà poi la bonifica dai rivestimenti di eternit. A beneficiare del bando saranno le aziende energivore di aziende e quelle guidate da giovani imprenditori.
di Nicola Grolla
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