Non solo esponenti politici e rappresentanti delle associazioni partigiane e anti-fasciste. Oggi sul palco del 25 aprile, a Milano, sono salite anche due donne ucraine che hanno raccontato la loro storia e quello che sta succedendo nel loro Paese, lanciando messaggi di speranza e solidarietà verso il loro popolo.
Il discorso di due donne ucraine dal palco del 25 aprile a Milano
La prima delle due donne ucraine a intervenire è stata Tetyana Bandelyuk, una donna ucraina da anni a Milano dal palco della manifestazione per i 77 anni dalla Liberazione: «Non ci resta che resistere più uniti che mai, la libertà va difesa in tutti i modi, è un dovere morale che sentiamo. Una società moderna non dovrebbe mai ricorrere alla guerra. Spero che tutto ciò finisca e si arrivi ad una pace duratura, ma questo non può avvenire con una resa incondizionata del popolo ucraino. Questo non è giusto».
La seconda a prendere la parola è stata Irina Yarmolenko, consigliera comunale scappata da Bucha con la mamma e il figlio di cinque anni poco prima dell’arrivo dei russi: «Sono qui partigiana con le mie armi, il mio discorso. La mia città e Irpin sono state distrutte per il 76% e chiediamo aiuto. Tutti siamo per la pace. Stare con me per l’Ucraina e con l’Ucraina. La via diplomatica per la fine del conflitto in Ucraina dovrebbe continuare ma questo non basta».