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18. 05. 2024 15:59

Case a Milano, il mercato delle compravendite è in calo e peggiorerà ancora

I numeri dell’Omi, l’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, non mentono

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I numeri dell’Omi, l’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, non mentono: negli ultimi tre trimestri le vendite di case a Milano hanno fatto peggio della media nazionale e in particolare nel quarto trimestre si è registrata una diminuzione del 6,1% sullo stesso periodo del 2021.

Case a Milano, i numeri

Non solo, la situazione se possibile è destinata peggiorare. Questo perchè siccome tutte le analisi disponibili dicono che il mercato è diventato più difficile in città nella prima parte di quest’anno, è lecito aspettarsi che il prossimo rapporto Omi, relativo al primo trimestre 2023, segnerà un ribasso molto più consistente.

Palazzi, case a Milano, foto Pixabay

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Case a Milano, l’analisi dell’Omi

Secondo, Alessandro Ghisolfi, responsabile del Centro studi di Abitare Co., il problema è la forte crescita del tasso dei mutui. A fine febbraio il prezzo medio richiesto per una casa a Milano, secondo le rilevazioni di immobiliare.it, era di 5.199 euro al metro quadro mentre a fine febbraio 2022 risultava essere di 4.958 euro. Nel frattempo i tassi sono passati dall’1,8 al 4%. Significa che per finanziare l’acquisto di un metro quadrato di casa con un mutuo a 30 anni lo scorso anno si sarebbero spesi 23,04 euro, quest’anno ne servono 29,93, con un aumento del 30% o, se si preferisce, di tre volte rispetto all’inflazione.

Case a Milano, il caso di Selvaggia Lucarelli

Comprare casa a Milano è diventato praticamente impossibile per una persona “normale”. Da anni il problema è noto, con affitti e mutui che hanno raggiunto cifre astronomiche. A parte il caso dell’ormai famosa bidella napoletana, molti hanno smesso di fare salti mortali per arrivare a fine mese pur di vivere nel capoluogo lombardo. Tra questi, c’è anche Selvaggia Lucarelli, non esattamente una senzatetto, che in un lungo post su Facebook si è sfogata.

«Vivo Milano da quattordici anni, sono in affitto e non comprerò casa a Milano. É una conclusione amara, sulla scia di un disamoramento graduale e malinconico, di quelli da matrimonio sfibrato, in cui vuoi ancora bene a qualcuno, ma non lo ami più. Ecco, io voglio bene a Milano, ma l’incanto è finito. Non so bene quale sia stato il punto di rottura, forse il giorno in cui mi sono ritrovata con un genitore anziano costretto a trasferirsi qui e ho fatto i conti con quello che significa iniziare una vita in questa città partendo da zero».

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