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15. 05. 2024 00:33

Perché scioperano nei supermercati: le ragioni dietro la protesta del 30 marzo

Supermercati in fermento alla vigilia di Pasqua, previsti due presidi, dalle ore 8.30 alle 13: cittadini penalizzati

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Perché scioperano nei supermercati? Oggi, sabato 30 marzo, chi entra nei supermercati e nei punti vendita delle catene di grande distribuzione in Italia si trova di fronte a uno scenario insolito: meno lavoratori, più volantini sindacali. La ragione? Uno sciopero indetto dai sindacati del settore, una protesta che coinvolge lavoratori che rappresentano un settore chiave per l’economia e il quotidiano dei consumatori, specialmente in vista della spesa di Pasqua.

Perché scioperano nei supermercati: un contratto lavorativo scaduto e le richieste dei lavoratori

La molla che ha scatenato la protesta è il mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, scaduto da oltre 51 mesi. I sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl, e Uiltucs Uil puntano il dito contro le condizioni di lavoro che aumentano la precarietà e riducono il riconoscimento professionale dei lavoratori. Oltre il 50% dei lavoratori del settore è affetto da precarietà, tra part-time involontari e contratti a termine. In un settore che durante la pandemia è stato in prima linea, garantendo servizi essenziali, le condizioni attuali sono percepite come un degrado ingiusto delle condizioni lavorative.

La risposta delle aziende e le aspettative per il futuro

Nonostante la mobilitazione sindacale e le proteste, alcune aziende hanno tentato di placare gli animi con annunci di aumenti salariali. Tuttavia, la sensazione tra i lavoratori è quella di essere lasciati indietro rispetto ad altre categorie. Federdistribuzione, dall’altra parte, sostiene di aver offerto riconoscimenti salariali adeguati e nega di aver promosso una maggiore precarietà contrattuale.

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La manifestazione e il clima di tensione

A Milano e Carugate sono previsti presidi e manifestazioni, simbolo di una tensione che non si limita solo alla città meneghina ma si estende a livello nazionale. Il settore, con un peso notevole nell’economia italiana e lombarda in particolare, vede ora una frattura tra le esigenze dei lavoratori e le proposte delle aziende.

In conclusione, lo sciopero di oggi nei supermercati è il sintomo di un disagio più profondo nel settore della grande distribuzione, un settore che ha dimostrato la sua vitalità e importanza soprattutto nei momenti di crisi. La speranza è che il dialogo tra le parti possa riprendere per trovare una soluzione equa e sostenibile per tutti. Oggi previsti due presidi, dalle ore 8.30 alle 13: a Milano, di fronte al supermercato Esselunga di viale Umbria, e a Carugate, davanti ai punti vendita di Ikea e Leroy Merlin e al Centro commerciale Carosello.

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