Il caso Ferragni si gonfia. La Procura di Milano ha aperto un fascicolo conoscitivo a modello 45, senza ipotesi di reato né indagati, per il caso che ha coinvolto Ferragni e l’azienda Balocco per la pubblicità del pandoro. Dopo il deposito di un esposto ai pm per truffa, da parte del Codacons e Assourt, il procuratore Marcello Viola ha assegnato il fascicolo al dipartimento anti-truffe guidato dall’aggiunto Eugenio Fusco.
Caso Ferragni, il fascicolo alla Gdf di Milano
Gli accertamenti nel fascicolo esplorativo sul caso Ferragni saranno affidati, da quanto si è saputo, alla Gdf di Milano. Al momento, riguarderanno i contenuti dell’esposto per truffa nei confronti «di una pluralità di individui», ossia i consumatori, come hanno scritto le associazioni.
Il caso Ferragni potrebbe allargarsi anche alle uova di Pasqua
Non è escluso, però, che poi si possano allargare anche alla vicenda simile della pubblicità delle uova di Pasqua della Dolci Preziosi. Il Codacons aveva depositato l’esposto in 104 Procure e quella di Milano è stata la prima ad aprire un fascicolo, a quanto risulta.
Il nodo della competenza territoriale
Poi, ad ogni modo, potrebbe porsi, più avanti nelle indagini, una questione di competenza territoriale del caso Ferragni. Mentre Ferragni risiede a Milano, la sede della Balocco è in provincia di Cuneo. La modalità di presentazione della campagna per la vendita del pandoro, si legge nell’esposizione, «è risultata ingannevole ed aggressiva, in spregio ai consumatori, i quali sarebbero stati sensibilmente influenzati nella loro capacità decisionale, soprattutto alla luce della destinazione dei ricavati ai bambini gravemente malati».
Tvboy la vede così
Intanto, a Milano è spuntato il primo murale del caso Ferragni (pandoro Balocco e uova di Pasqua). Tvboy è stato rapidissima a raffigurare l’imprenditrice e un senzatetto, a corredo un messaggio eloquente: «La beneficenza ai tempi dei social media».