Sul caso Leo La Russa si continua a lavorare. La procura di Milano ha fissato la data per il conferimento dell’incarico ai suoi consulenti per esaminare i frammenti di capelli della giovane donna che ha presentato denuncia, innescando l’inchiesta per violenza sessuale contro Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato, e l’amico dj Tommaso Gilardoni.
Caso Leo La Russa, le analisi offrono indizi non prove
I pm Rosaria Stagnaro e Letizia Mannella, responsabili dell’indagine, avevano già programmato quest’analisi con un accertamento irripetibile per determinare se la vittima fosse stata stordita e resa incosciente da qualche sostanza durante il presunto abuso avvenuto nella notte tra il 18 e il 19 maggio scorso. Tuttavia, è importante sottolineare che nel caso Leo La Russa tali analisi non possono fornire una data precisa, ma solo una finestra temporale di alcuni giorni, offrendo quindi solo indizi e non prove certe.
Caso Leo La Russa, la strategia del legale della giovane
Nonostante ciò, gli inquirenti procederanno con questa linea d’indagine e affideranno l’incarico ai propri esperti per gli esami, ai quali parteciperanno anche i professionisti nominati dai legali degli indagati e dalla parte offesa. Tuttavia, il legale della parte offesa, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe chiedere un incidente probatorio, se ritiene che la ragazza sia stata drogata con Ghb e quindi resa incapace di dare il consenso. In questo caso, la decisione spetterà al gip.