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29. 04. 2024 09:48

Cavo teso in strada, Alex Baiocco resta ancora in carcere ma l’accusa di strage è caduta

È quanto si legge nell'ordinanza di convalida dell'arresto

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Tiene banco il caso del cavo teso in strada. In particolare, resta in cella ma solamente per l’accusa di blocco stradale e non per strage e attentato alla sicurezza dei trasporti il 24enne Alex Baiocco, in carcere dalla notte fra mercoledì e giovedì scorsi per aver teso con due complici ancora ricercati un cavo d’acciaio ad altezza d’uomo lungo un viale di Milano.

Cavo teso in strada, l’ordinanza

È quanto si legge nell’ordinanza di convalida dell’arresto e dell’applicazione della misura cautelare depositata stamani dal gip Domenico Santoro il quale ha disposto anche che la direzione della carcere trasmetta con urgenza «dettagliata ed approfondita relazione sanitaria che descriva le condizioni di salute psico-fisica» del giovane «con riserva di ulteriormente provvedere nel suo interesse».

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Cavo teso in strada, i complici

Il primo complice lo hanno rintracciato grazie all’account con cui quella sera ha noleggiato uno scooter elettrico. Lo stesso che si vede in alcuni video, subito postati sui social, dove i ragazzi scorrazzano in tre sullo stesso motorino. Alex Baiocco, 24 anni, è l’unico a non indossare il casco. Si riconosce dai capelli lunghi che volano al vento.

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Cavo teso in strada, l’accaduto

L’identità del secondo complice, invece, non è ancora certa ma si tratterebbe di un ragazzo di origini napoletane che frequenta la zona di San Siro. Gli inquirenti sono molto vicini anche a lui e nelle prossime ore il cerchio potrebbe chiudersi. Baiocco, il solo subito arrestato dai carabinieri, intanto è ancora in carcere. Venerdì il gip Domenico Santoro lo ha interrogato durante l’udienza di convalida dell’arresto: ha risposto a tutte le domande per quasi un’ora. Difeso dall’avvocato Dario Trovato, il 24enne ha spiegato di essersi «reso conto di aver fatto una cosa molto grave». S’è detto «pentito» e ha chiesto scusa: «Non sono un attentatore, non volevo uccidere nessuno».

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