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16. 05. 2024 10:59

Cpr di via Corelli commissariato: sarà gestito dall’amministratore giudiziario

Circa dieci giorni fa, è stata fatta una sconvolgente ma non del tutto inaspettata scoperta per quanto riguarda il CPR di via Corelli

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Circa dieci giorni fa, è stata fatta una sconvolgente ma non del tutto inaspettata scoperta per quanto riguarda il CPR di via Corelli: i migranti ospitati presso il Centro permanenza rimpatri a Milano vivevano in condizioni disumane. Dopo il sequestro del centro, è stato deciso il commissariamento. L’amministratore giudiziario incaricato di gestire il centro sarà il commerciante Giovanni Falconieri.

CPR di via Corelli, il commissariamento

Tale decisione è stata presa dal gip di Milano Livio Cristofano, che ha accolto la richiesta dei procuratori Paolo Storari e Giovanna Cavalleri e ha convalidato il sequestro preventivo d’urgenza del 13 dicembre nei confronti della Martinina srl, una società con sede a Salerno che gestiva il centro. Nel corso dell’inchiesta per frode e turbativa, sono emerse le critiche condizioni in cui gli stranieri ospiti vivevano.

CPR di Via Corelli a Milano
CPR di Via Corelli a Milano

CPR di via Corelli, la situazione

Il giudice ha emesso un provvedimento su richiesta dei pm e ha vietato alla srl di stipulare contratti con la pubblica amministrazione per un anno. Gli inquirenti, durante un’ispezione nel Cpr lo scorso dicembre, hanno scoperto che la Prefettura di Milano aveva rinnovato il contratto con la stessa azienda, che aveva vinto un appalto di circa 4,4 milioni di euro nel 2022, per la gestione del Centro per un altro anno, fino al 31 dicembre 2024.

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CPR di via Corelli, i migranti

La Procura ha deciso di bloccare la situazione di illegalità in atto, poiché ha pesanti conseguenze sui migranti. La convalida del gip oggi ha portato di fatto al commissariamento del Cpr. Il giudice ha evidenziato come dall’inchiesta emerga che la società non avrebbe utilizzato la “diaria” prevista per le esigenze di ogni singolo migrante, di fatto privandoli dei servizi indicati nel contratto con la Prefettura.

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