Nuove tensioni tra Comune e Regione per i fondi che quest’ultima ha allocato per i danni alle scuole a causa del maltempo nel mese di luglio. Attualmente, Palazzo Marino non ha ancora ricevuto alcuna parte di tali fondi, nonostante i danni stimati a oltre 11,5 milioni di euro, che riguardano più di 300 istituti scolastici comunali. La priorità è stata data alle amministrazioni che hanno richiesto l’intervento in ‘somma urgenza’.
Danni alle scuole per nubifragi: il Comune va al Tar
Per questo Comune ha deciso di presentare un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) al fine di ottenere l’annullamento di due Delibere della Giunta Regionale che hanno disciplinato l’assegnazione dei fondi secondo quei criteri specifici. Già nel mese di agosto, il Comune aveva difeso la sua scelta di non ricorrere alla ‘somma urgenza’ e aveva invece presentato una richiesta tramite la piattaforma Rasda, avvalendosi di contratti e accordi quadro con l’azienda MM e imprese precedentemente selezionate.
Danni alle scuole per nubifragi: criteri illogici
Nel testo della delibera comunale, si sottolinea che il Comune di Milano ritiene che i criteri stabiliti dalla Giunta Regionale (per avere i ristori relativi ai danni alle scuole per nubifragi) siano illogici, in quanto sembra che l’assegnazione dei fondi di sostegno sia basata esclusivamente su requisiti di natura formale. In altre parole, sembrano essere stati esclusi quei Comuni, tra cui Milano, che hanno adottato con diligenza meccanismi contrattuali adeguati per affrontare situazioni di emergenza, al fine di prevenire possibili imprevisti.
