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29. 04. 2024 19:49

Fuorisalone 2024, il sindaco Sala: «Lasciate l’auto a casa, chi non lo fa accetti di stare nel traffico»

Durante la manifestazione sono 8 le zone interessate, 1.300 gli eventi. Tortona e Brera diventano pedonali e poi?

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Il Fuorisalone – in programma dal 16 al 21 di aprile – non deve essere considerato solo come una grande festa, ma anche un modo per recuperare spazi della città dimessi e per sperimentare un nuovo modo di vivere chiudendo alcune vie di Milano. Questo e tanto altro ha raccontato il sindaco di Milano Beppe Sala durante l’appuntamento settimanale del martedì.

L’appello: «Lasciate a casa l’auto»

Il primo cittadino ha lanciato appello ai cittadini a lasciare a casa l’auto: «Uno dei limiti che si porta la settimana del Salone e del Fuorisalone è il traffico – ha detto nell’ormai consueta diretta -, io consiglio di lasciare a casa la macchina e chi non lo può proprio fare accetti di stare nel traffico e sappia che non crea un servizio alla città. Infatti in quella settimana rischia di essere peggiore, cerchiamo quindi di non usare l’auto».

Fuorisalone 2023, Mazzucchelli_Aperta parentesi_F2A7228 - foto © Gianluca Di Ioia-2
Fuorisalone 2023, Mazzucchelli_Aperta parentesi_F2A7228 – foto © Gianluca Di Ioia-2

Fuorisalone, il sindaco Beppe Sala: «Il senso è l’unicità dell’evento»

«Il senso è l’unicità dell’evento», sottolinea Beppe in riferimento al Fuorisalone nato degli anni ’90 senza una vera e propria regia, ma da un’idea di Gilda Bojardi, direttore della rivista Interni. Ma torniamo al presente, quindi, al Fuorisalone 2024, che vedrà 1.300 eventi in tutta Milano. «Ci sono 8 zone interessate, sei sono quelle storiche a cui nel 2023 si sono aggiunte Paolo Sarpi, il Monumentale e Porta Venezia. Una presenza importante di quest’anno del Fuorisalone sarà al Castello, in Porta Romana, Isola, in Bocconi, ai Navigli a Nolo e alla Barona», prosegue Beppe Sala, che nel 2024 ha chiesto come priorità i giovani, la sostenibilità, l’accessibilità e il riuso degli spazi dismessi.

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Fuorisalone, Beppe Sala: «Spazio ai giovani e al verde»

«Più del 50 percento degli eventi daranno spazio ai giovani design, nel 2024 c’è una novità: al centro sportivo Cappelli Savorelli ci sarà un campeggio urbano di IED che accoglierà i giovani studenti», racconta ancora Sala proseguendo: «I milanesi e non solo sanno che a luglio del 2023 abbiamo subito un grande nubifragio, che ha abbattuto molti alberi. In piazza San Fedele qui vicino al mio ufficio ci saranno dieci alberi che saranno trasformati in totem d’autore, poi saranno esposti e messi all’asta. Il ricavato aiuterà a nuove piantumazioni per la città. Inoltre, all’interno del Corriere in via San Marco ci sarà una struttura fatta con casse agricole in legno a firma di Mario Cucinella».

Solferino e Tortona pedonali: da momentanea a permanente il passo è breve

Mentre per quanto riguarda l’accessibilità il focus sarà sul dare uno spazio ad hoc ai bambini con lo spettro autistico. Un tema spinoso per Milano è il traffico che aumenta a dismisura nei giorni del Fuorisalone. Da qui parte l’idea di chiudere alcune vie per fare nuove esperienze, che potrebbero come già accaduto diventare permanenti. «Durante la Design week 2023 – spiega Beppe Sala – è stata chiusa via Durini. Una scelta poi divenuta permanente. Quest’anno sarà chiusa Brera, Solferino tra via Pontaccio e largo Treves e via Tortona. È un’occasione per sperimentare un nuovo modo di vivere».

Il progetto sensoriale di via Giacosa

Infine, per quanto riguarda gli spazi in disuso da riqualificare, il primo cittadino di Milano svela che in occasione del Fuorisalone è prevista la riattivazione parziale dell’edificio dismesso dell’Ex Casa dell’Acqua di via Giacosa 30 come progetto sensoriale. Mentre a Cimiano e Niguarda saranno ripensati degli spazi per ospitare esposizione di designer emergenti.

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