«Più che una grande manifestazione, dovrà essere anche un avviso al governo. Come Fiom vogliamo essere chiari: o il governo apre le trattative e la negoziazione con il sindacato o, per quanto ci riguarda, a giugno si andrà inevitabilmente verso iniziative di sciopero».
Così il segretario nazionale del sindacato dei metalmeccanici della Cgil, Michele De Palma, spiega le ragioni della manifestazione indetta insieme a Cisl e Uil domani a Milano con partenza alle 9.00 in piazza Castello e arrivo per i comizi finali all’Arco della Pace. Sono tre i temi su cui il sindacato punta l’attenzione: salari, salute e sicurezza e contrasto alla precarietà.
«Per quanto riguarda i salari – ha detto De Palma – dobbiamo fare in modo che questi aumentino per salvaguardare il potere d’acquisto, eroso dall’inflazione cresciuta fortemente anche a causa di un periodo complicato in cui si sono susseguite una pandemia prima e una guerra poi. Bisogna agire sul cuneo fiscale, ridurre il prelievo fiscale dalle buste paga dei lavoratori e dalle pensioni, ma questa riduzione deve essere strutturale e non a tempo. Quindi è chiaro che l’intervento del governo su questo aspetto è insoddisfacente». E’ previsto l’intervento anche del segretario Cgil, Maurizio Landini.
