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01. 05. 2024 07:55

Matrimoni, a Milano ci si sposa sempre meno (soprattutto in chiesa) e si divorzia di più

La tendenza dei milanesi a preferire la convivenza rispetto ai matrimonii religiosi o civili sembra consolidarsi sempre di più

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La tendenza dei milanesi a preferire la convivenza rispetto ai matrimonii religiosi o civili sembra consolidarsi sempre di più. Secondo i dati resi noti da Palazzo Marino, nel ventennio che sta per concludersi (dal 2003 al 2023), gli abitanti di Milano si sono sposati sempre meno e, soprattutto, il numero di nozze che si sono svolte in chiesa è diminuito drasticamente. Nel corso dell’anno appena trascorso, sono stati celebrati 2.594 matrimoni in diverse location cittadine: meno di uno su sei (439) in chiesa, segnando così il dato più basso degli ultimi venti anni.

Matrimoni, i numeri

Sul totale, la media mensile delle celebrazioni matrimoniali si attesta a 235, ma il ritmo non è uniforme: il mese di giugno, seguito a ruota da settembre, è stato quello in cui si sono registrati il maggior numero di nozze (rispettivamente 348 e 340 celebrazioni totali, di cui 112 religiose e 231 civili), mentre maggio è il terzo mese preferito dalle coppie per il matrimonio, con 316 nozze ma solo 74 in chiesa.

Ciò conferma l’evoluzione dei costumi e delle mentalità della società milanese, che sembra sempre più orientata verso forme di unione e convivenza meno legate a connotazioni religiose, ma maggiormente indirizzata alla sfera privata e personale. Nella graduatoria dei mesi con meno cerimonie, in testa troviamo agosto, complice il caldo e le vacanze, con soli 58 matrimoni celebrati, di cui soltanto 7 in chiesa. Al secondo posto, invece, figura gennaio, con 173 unioni, segnalando anche il record negativo di appena due cerimonie religiose durante il mese. Infine, al terzo gradino del podio, troviamo febbraio, che con le sue 186 nozze (5 delle quali in chiesa) è stato il mese più scelto dai futuri sposi durante il periodo in questione.

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Matrimoni, il bilancio storico

Se osserviamo la serie storica a partire dal 2003, si nota un significativo declino: vent’anni fa le unioni matrimoniali tra i milanesi erano il 40% in più rispetto ai giorni nostri. Per essere precisi, si parla di 4.260 matrimoni considerando solo i riti civili e religiosi, ai quali si aggiungono 4 cerimonie nella pratica dei Testimoni di Geova. Tuttavia, la differenza più evidente rispetto al passato consiste nel fatto che vent’anni fa c’era una distribuzione più equilibrata tra i voti “per sempre” pronunciati in chiesa e quelli fatti nelle sedi comunali: 2.098 matrimoni religiosi contro 2.162 civili.

Con l’avanzare degli anni, tuttavia, si nota che la diminuzione delle nozze celebrare davanti al parroco corrisponde ad una costante diminuzione di quelli con celebrazione civile. Ad esempio, già nel 2004 sono stati celebrati da ufficiali del Comune ben 2.254 matrimoni, mentre solo 1.838 sono stati officiati da preti. Senza dubbio, il 2004 è un anno esemplare da questo punto di vista, sebbene i numeri siano tuttora in diminuzione.

Dal 2010 ad oggi, la città di Milano ha visto una costante diminuzione del numero di matrimoni celebrati annualmente, mantenendosi sempre al di sotto della soglia dei tremila (ad eccezione del 2012, anno in cui 3.129 coppie hanno pronunciato il fatidico sì). Di queste, solo 1.022 hanno scelto una cerimonia religiosa. Il 2012 è stato anche l’ultimo anno in cui i matrimoni religiosi tra i milanesi hanno superato la soglia dei mille, con esattamente 1.022 cerimonie celebrate in chiesa.

Il 2020, ovviamente, ha segnato il dato più basso di sempre per i matrimoni: in piena pandemia, e rispettando le restrizioni governative per evitare assembramenti, solo 1.517 coppie hanno deciso di coronare il loro sogno d’amore, di cui solo 250 hanno scelto una cerimonia religiosa.

Matrimoni e divorzi

Mentre i giuramenti di eterna unione sanciti con l’abito bianco vacillano, i numeri dei divorzi si mantengono costanti: nel 2017, sono state 2.213 persone a rompere il patto di una vita intera di condivisione “nella gioia e nel dolore”, cifra che è salita a 2.494 l’anno successivo. Nel 2019, ultimo anno prima dell’avvento del Covid, i divorzi sono stati 2.229. Nel 2023, stando ai dati registrati al 30 novembre, 1.673 coppie hanno deciso di dirsi addio, cifra leggermente superiore rispetto all’anno precedente (1.638).

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