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26. 04. 2024 20:22

Milano, il Covid mette in ginocchio la metropoli: la mappa delle perdite

Ecco il quadro completo del crollo economico della città

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Milano ha bisogno più che mai di reinventarsi ed elaborare un nuovo modello per uscire da questa profonda crisi generata dal Covid. La città, che da sola era in grado di produrre il 13% del Pil nazionale, è al momento in caduta libera.

Le perdite. Nel nuovo millennio si è completata la trasformazione di Milano da città industriale a metropoli dedita ai servizi. Con Expo poi, il capoluogo meneghino è entrato di diritto nel novero delle grandi metropoli internazionali alla stregua di Londra e Parigi. Insomma si è trasformato in una sorta di “città-stato” capace di attrarre sempre più persone ed investimenti.

Con l’inizio della pandemia la sua capacità attrattiva è andata affievolendosi. Oltre agli 1,4 milioni di milanesi, ogni giorno arrivavano in città altre 1,7 milioni di persone. A metà ottobre ce ne erano già 747 mila in meno.

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Il settore dei servizi su cui si regge Milano sta scomparendo. Mettendo insieme fiere, eventi, alberghi, shopping di abbigliamento, pubblici esercizi, la perdita stimata di fatturato tra febbraio 2020 e febbraio 2021 supera i 10 miliardi. Si va oltre gli 11 miliardi aggiungendo il settore degli spettacoli.

Per non parlare poi del settore alberghiero: nel 2019 le 33 mila stanze degli hotel di Milano costavano in media 125 euro a notte al netto dell’Iva, ed erano occupate al 75%. Per il 2020 Federalberghi stima 100 euro a notte e solo il 20% delle stanze sarà venduto. La perdita è di 1,5 miliardi.

Il crollo verticale dell’economia milanese si nota anche dall’andamento di una della sua aziende più rappresentative, ovvero Fiera Milano Spa. La società in cui sono rappresentati sia la Regione che il Comune è passata da 5,4 euro di valore ad azione ad un misero 2,1 toccato venerdì scorso.

La moda, uno dei settori che negli ultimi mesi è riuscita a contenere di più le perdite, registra comunque un meno 54% di vendite nello shopping district intorno a via Montenapoleone. Secondo la stima di Federmoda-Global Blue, i mancati acquisti di abbigliamento degli italiani e dei turisti sta producendo una perdita su Milano di 3,7 miliardi, e in città sono a rischio chiusura 350-400 punti vendita su oltre 2500.

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