Atm, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico a Milano, lancia la campagna ‘Rispettiamoci’ contro ogni forma di violenza, verbale o fisica, nei confronti dei dipendenti dell’azienda ma anche dei clienti e dei cittadini. Un messaggio che ha l’obiettivo di far riflettere tutti sul tema del rispetto che l’azienda sollecita nei confronti dei propri dipendenti e dei loro ruoli, a sostegno delle 10 mila persone che svolgono un ruolo fondamentale per la mobilità della città, come spiega una nota.
“Rispettiamoci”, i cartelloni in metro
La campagna è declinata in tre immagini diverse che esprimono situazioni di dialogo tra dipendenti dell’azienda e passeggeri, come l’incontro sul bus, in metropolitana e il controllo del biglietto. I professionisti di Atm che hanno partecipato al progetto incarnano le figure più conosciute dai viaggiatori e che hanno maggior contatto col pubblico: Barbara Bonini – tutor di linea -, Stefano Bottigiola – conducente bus – e Giulia Giammuso – operatrice di stazione. La campagna è visibile in metropolitana e in tutte le sedi aziendali.
“Rispettiamoci”, contro le aggressioni ai dipendenti
Negli ultimi anni sono aumentate le aggressioni ai dipendenti Atm, vittime di spintoni, sputi e insulti verbali. Proprio a causa di questi deprecabili episodi, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico a Milano ha deciso di rinforzare le barriere di protezione per gli autisti su 650 bus. Le barriere di protezione, già presenti su tutti i mezzi, sono state adeguate per garantire una maggiore sicurezza del personale.