«No, dobbiamo evitarlo perché così non va bene». Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala ha risposto ai giornalisti che gli hanno chiesto un commento sulle proteste dei residenti nell’area di San Siro per il caos che si è venuto a creare sabato con i due grandi eventi quasi in concomitanza della partita di calcio del Milan e del concerto del rapper Marracash.
Area San Siro in tilt, il caos di sabato pomeriggio
Il risultato è stata una paralisi totale delle vie del Municipio 8, come denunciato dal consigliere Enrico Fedrighini. «Strade e sottopassi allagati per mancanza di tombini aperti, puliti e funzionanti – ha scritto Fedrighini -; strade invase da traffico e sosta per un concerto rap serale da 80.000 spettatori autorizzato dalla giunta comunale alla pista Maura; residenti impossibilitati a uscire e a tornare a casa; fermate del servizio di trasporto pubblico M1 e M5 chiuse preventivamente su disposizione della questura per ragioni di sicurezza a causa dell’eccessivo flusso di persone autorizzato per il concerto. Questo certifica in modo formale una profonda, radicale, manifesta e imbarazzante inadeguatezza».
Area San Siro in tilt, le contraddizioni di Palazzo Marino
Una situazione che sa di beffa soprattutto dopo le parole dell’assessore alla Sicurezza, Marco Granelli: «Nei fine settimana di settembre non si ferma il lavoro di controllo e prevenzione della Polizia Locale. L’obiettivo principale è prevenire e reprimere comportamenti e situazioni di pericolo. La sicurezza stradale è una priorità. Per questo sono state pianificate attività straordinarie di controllo in orari e luoghi di particolare frequenza nel corso del fine settimana». Dichiarazioni che stridono con quanto si è visto sabato pomeriggio e che in un certo senso ricevono la bocciatura anche dal sindaco Sala.
