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02. 05. 2024 16:29

Scalo Farini e San Cristoforo in vendita: aperto il bando. Due aree pronte a rinascere

Oggi è stato annunciato il lancio della procedura che mette in vendita i due ex scali ferroviari milanesi

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È stato aperto il bando per Scalo Farini e San Cristoforo: le due zone di Milano, situate rispettivamente una Nord e una a Sud della città, sono state ufficialmente messe «in vendita». Con il nuovo bando infatti verrà scelto l’operatore che gestirà la riqualificazione delle due aree. In tutto ci sono circa 360.000 mq di superficie messe sul mercato da parte di Fs Sistemi Urbani, società capofila del Polo urbano del gruppo Fs Italiane.

Scalo Farini e San Cristoforo, via al bando

Scalo Farini e San Cristoforo, due ex scali ferroviari molto importanti per il capoluogo lombardo, sono stati presentati nella giornata di giovedì 27 aprile 2023 al pubblico e agli investitori. E, proprio in questa occasione, è stato annunciato il lancio della procedura che mette in vendita le due aree.

Entrambi si trovano in zone in continua evoluzione cambiamento. Lo Scalo Farini inoltre, con i suoi circa 45 ettari in posizione centrale nei pressi della Stazione di Porta Garibaldi e Porta Nuova rappresenta, in termini di localizzazione, accessibilità e dimensioni, il principale tra i sette ex scali ferroviari inseriti nel processo di riqualificazione oggetto dell’Accordo di programma sottoscritto nel 2017 da Comune di Milano, Regione Lombardia e Gruppo FS Italiane.

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Scalo Farini e San Cristoforo, Lebruto: «Lanciamo un sogno che vorremo far diventare realtà nei prossimi anni»

Umberto Lebruto, amministratore delegato Fs Sistemi Urbani, ha fatto sapere: «Partiamo subito a maggio e se tutto va bene entro la fine dell’anno avremo l’operatore. Dal punto di vista tecnico amministrativo ci vuole qualche anno per ottenere un progetto esecutivo, poi bisogna bonificare i terreni e spostare una linea ferroviaria. Ci sono opere molto impattanti». Per completare tutto ci vorrà «un arco temporale dai 10 anni in sù per avere chiavi in mano completato l’intero quartiere. Le opere potranno iniziare a essere realizzate tra qualche anno».

E ancora: «Oggi lanciamo un sogno che vorremo far diventare realtà nei prossimi anni», ha aggiunto Lebruto ricordando che quattro degli scali ferroviari milanesi sono stati già venduti. Lo scalo Farini «è il tassello più grande che abbiamo visto che su circa 1 milione di metri quadrati tra tutti gli Scali, quelli di Farini e San Cristoforo ne occupano quasi la metà. Un tassello urbanistico oggi vuoto da riempire facendo crescere i quartieri limitrofi e cercando di ricurire quella ferita storica rappresentata dalla ferrovia qui in Farini», ha continuato Lebruto sottolineando che più del 65% dell’area territoriale sarà destinata a verde pubblico.

Ad oggi, ha proseguito, non c’è una stima di incasso «perché i valori di mercato stanno cambiando in funzione del Covid e l’inflazione e la guerra non ci aiutano». Poi l’obiettivo è «cercare di vendere in maniera equilibrata rispetto al mercato ma di vendere bene – ha spiegato – perché i soldi che vengono nelle casse di Ferrovie di questa vendita rappresentano un tesoretto da investire su opere di infrastruttura ferroviaria a Milano» e l’accordo sottoscritto «prevede 50 milioni di opere per la realizzazione della Circle line e tutto ciò che facciamo oltre le 50 milioni di plusvalenze, l’altro 50% sarà ancora destinato a infrastrutture ferroviarie a Milano».

Gli altri soldi nelle casse di Ferrovie «rientrano in un pacchetto dove reinvestiamo in ferrovie cercando di garantire ai cittadini un servizio ferroviario migliore – ha concluso Lebruto – chiediamo meno soldi allo Stato e il cittadino paga meno tasse per un servizio di qualità».

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