Nella Giornata internazionale per la Memoria Transgender, a Milano è andata in scena Trans Lives Matter, una vera e propria marcia, da Piazza Oberdan fino a Piazza della Scala. Il corteo ha avuto una grande partecipazione e i manifestanti si sono mossi in silenzio, con delle candele in mano per commemorare le vittime di transfobia.
Istituzioni a Trans Lives Matter
Presenti anche le istituzioni: da Monica Romano, prima consigliera transgender eletta a Milano, a Elena Buscemi, Presidente del Consiglio comunale, da Diana De Marchi, Presidente Commissione Pari Opportunità, a Gianmarco Negri, primo Sindaco transgender d’Italia. Senza dimenticare Vladimir Luxuria, prima parlamentare transgender eletta in Europa.
L’organizzazione della marcia
La marcia è stata organizzata dall’Associazione per la Cultura e l’Etica Transgenere (ACET) e dallo Sportello Trans di Ala Milano onlus, con l’adesione del CIG Arcigay Milano, dei Sentinelli di Milano, del Coordinamento Arcobaleno e di tutte le realtà che ogni anno promuovono il Milano Pride.

La parola agli organizzatori
«In una stagione politica in cui i pochissimi e fragili diritti delle persone transgender sono a rischio – su proposta delle due attiviste di lungo corso per i diritti transgender Antonia Monopoli e Monica Romano, quest’ultima è anche la prima persona transgender eletta a Milano nella storia della città – abbiamo deciso di unire le forze e di chiamare la prima marcia trans milanese. Abbiamo portato le nostre vite, il nostro dolore e la nostra indignazione nelle vie più centrali della città di Milano per dare un segnale preciso alla società, alla politica e alle istituzioni: le vite delle persone trans contano, e noi, e tutti i nostri amici, sostenitori e alleati siamo pronti non soltanto a celebrarle e a ricordarle, ma anche a rivendicarne il pieno diritto di cittadinanza nella società civile, contro ogni forma di discriminazione, violenza, tentativo di invisibilizzazione e delegittimazione. Abbiamo dato un segnale al Sindaco – che abbiamo invitato a marciare con noi – e alla Giunta comunale affinché in tempi ragionevoli diano attuazione alla mozione approvata dal Consiglio comunale lo scorso maggio che istituisce il Registro di Genere».