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Milano
27. 04. 2024 00:50

Quanto è mancata la campagna elettorale di Sala?

Il sindaco di Milano risente ora forse, dopo alcune piccole incomprensioni con i cittadini, di una strategia di comunicazione secondo molti troppo "lieve"

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Chi ha curato la strategia elettorale dell’attuale sindaco di Milano lo ha proprio teorizzato sul suo blog personale: l’obiettivo in campagna elettorale di Sala era tenere il profilo più basso possibile, evitare grandi manifestazioni politiche, concentrarsi su piccoli eventi, cercare – insomma – di evitare che si potessero aprire dibattiti e discussioni. Una strategia che sicuramente ha pagato elettoralmente, con una rielezione al primo turno schiacciante.

Quasi assente la campagna elettorale di Sala, si vedono le conseguenze?

il comune di milano si sposta in periferia
il comune di milano si sposta in periferia

Certo, a distanza di mesi, ancora non è stata fatta una seria riflessione sulla partecipazione al voto, la più bassa di sempre: ha votato meno della metà dei milanesi. Perché tirare fuori questo argomento proprio ora? Perché ultimamente sembra che il primo cittadino stia incorrendo in diverse “incomprensioni” con i cittadini se non in vere e proprie gaffe, come quella del post pubblicato sui social l’8 marzo e poi cancellato dopo un diluvio di commenti negativi. Per non parlare di alcune questioni aperte in città, come quella dello stadio, su cui stanno emergendo perplessità e opposizioni che qualcuno pensava di ammortizzare con il mero consenso elettorale.

In città sta emergendo un malessere, dopo due anni di pandemia, aumentato con le ansie generate dai venti di guerra che sicuramente avranno nel medio lungo periodo ripercussioni anche nella nostra vita quotidiana. Non avendo avuto una campagna elettorale vera, Milano non ha potuto riflettere pubblicamente sul suo passato, sul suo presente e quindi sul suo futuro. Tutto è gestito all’insegne dell’”andrà tutto bene” che assume i toni paternalistici di chi pensa di essere diventato una sorta di padre nobile della città. Seguendo al contrario l’esempio dei grandi sindaci milanesi, che con la città ci parlavano molto. E che non avevano certo paura delle campagne elettorali.

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