Anche il Fuorisalone, evento collegato all’incredibile Salone del Mobile di Milano accende i riflettori sul legame inscindibile tra la natura e la vita utilizzando il design per riattivare la connessione uomo-madre terra. Un’intera settimana per mettere sotto i riflettori internazionali la natura e di come le sue forme, i colori, e i materiali come il legno abbiano influenzato i designer nel corso della storia.
Fuorisalone guarda a un futuro verde
Foreste urbane, materiali innovativi, stampe 3d: il Fuorisalone 2024 guarda a un futuro verde e inclusivo e lo fa concretamente realizzando installazioni che mostrano come la natura può invadere spazi e idee, appropriandosi per 168 ore di luoghi nuovi, ispirando suggestioni sempre più innovative in uno scambio continuo di creatività natura-uomo. Ma la sostenibilità è fatta anche di tecnologia, idee prorompenti e sperimentazioni ardite, per ripensare soluzioni che integrino ambiente, benessere ed economia in maniera radicale.
Come la casa probiotica, progettata dall’architetto Simona Kemenater possibile grazie alla combinazione tra materiali biocompatibili e design architettonico per un habitat migliore per l’uomo o “Futur#ability” promosso da Prolink e Slow Food per individuare e promuovere le abilità necessarie per un futuro sostenibile che faccia dialogare “natura e materia”.
Due delle tante iniziative ideate per immergersi in un dialogo profondo e arricchente sulle prospettive del nostro mondo in evoluzione senza dimenticare l’obiettivo finale: produrre valore durevole per chi espone, creare connessioni inaspettate tra idee e sensi tenendo sempre il focus sul rispetto dell’ambiente. E non può che accadere a Milano.