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27. 04. 2024 03:33

Sala contro Albertini: la sfida è aperta

Mancano ormai pochi mesi alle prossime elezioni comunali. Sul fronte del centrodestra non c'è ancora nulla di definito. Sarà Albertini lo sfidante di Sala?

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Da una parte c’è un sindaco con cinque anni di mandato dalle spalle, già ricandidato da quasi sei mesi per il prossimo quinquennio, sostenuto da una coalizione ampia di centrosinistra (forse anche dai Cinque Stelle), pur senza avere tessere di partiti italiani in tasca.

Dall’altra c’è un ex sindaco (dal 1997 al 2006), fautore delle grandi trasformazioni urbane di Milano, corteggiato dal centrodestra e da tanti imprenditori della città, ma che non avrebbe alcuna voglia di rimettersi in gioco a 70 anni, ritirato com’è insieme all’amata moglie nella sua dimora nel quartiere della vecchia fiera.

Eppure Giuseppe Sala contro Gabriele Albertini è la sfida che più intriga e che oggi sembra più probabile per le elezioni Comunali di ottobre. Se tra oggi e domani il sondaggio decisivo di Alessandra Ghisleri incoronasse Albertini quale unico nome in grado di impensierire davvero il sindaco in carico, allora anche “Lele” potrebbe vacillare o quantomeno in lui si aprirebbe un conflitto interiore (per nulla politico) sulla mossa da fare: ricambiare la gratitudine dei milanesi che lo rivorrebbero o ringraziare e passare la mano?

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Il dilemma non è da poco per chi sa bene cosa voglia dire fare il sindaco di Milano per almeno cinque anni. Sala, che con la sua lista civica punta alla doppia cifra, non sembra più preoccupato dall’ipotesi Albertini: «Se ci fosse una candidatura di Gabriele Albertini non sarebbe una sorpresa, ho grande rispetto nei confronti di Albertini e di coloro che si sono presi sulle spalle la fatica di fare il sindaco di Milano, nulla da dire sulla persona».

Insomma, una campagna da gentlemen. Non proprio, visto che Sala ha già nel mirino il nemico sul quale spostare il focus: Matteo Salvini. Emblematiche le ultime parole del sindaco: «La mia idea però è che i rappresentanti della società civile fanno fatica a mettere la loro faccia vicino a quella di Salvini. Mesi e mesi di aspiranti e siamo dove siamo». Ergo: al centrodestra rimane solo Albertini.

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