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02. 05. 2024 03:55

All’Agenzia Cinque Giornate il casello di Porta Vittoria, Barbieri: «Teniamo aperto un pezzo di storia italiana»

LA bottega storica ha vinto il bando per l’assegnazione del casello di Porta Vittoria. Andrea Barbieri: «Il turismo è la più grande industria del mondo»

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In un momento storico dove le agenzie di viaggi sembrano essere ormai state superate da internet e dal fai da te, c’è invece chi non demorde e, anzi, rilancia. Come l’Agenzia Cinque Giornate, vera e propria bottega storica di Milano, operativa da quasi un secolo: «Dal 1932, per la precisione – racconta Andrea Barbieri, il General Manager di Astrolabio SRL, la società proprietaria, -. Alcune carte, che non sono ufficiali, parlano addirittura del 1923. Oggi siamo comunque la più antica agenzia viaggi rimasta in città».

L’agenzia di viaggi Cinque Giornate, Andrea Barbieri: «Il nostro target è diviso in due realtà. C’è il milanese che vuole andare a rilassarsi perché stressato e quello che vuole acculturarsi»

 

Agenzia Cinque Giornate
 

Partiamo dalla fine: avete recentemente vinto il bando per restituire, per i prossimi 12 anni, a nuova vita un luogo storico come il vecchio dazio di Porta Vittoria.
«In un mondo che vede l’Italia continuare a vendere i suoi gioielli, noi cerchiamo di mantenere alto lo stendardo dell’italianità. Il turismo è la più grande industria del mondo, tenere aperto questo pezzo di storia italiana, per noi, ha tantissimo valore».

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In tanti stanno uscendo da questo settore, schiacciati dal progresso tecnologico. Come fate a essere ancora un punto di attrazione riferimento?
«Un po’ ci ha aiutato il Covid, che ha insegnato che esiste una differenza tra il “fai da te” e il rivolgersi a un’agenzia. La gente tende a sottovalutare i rischi. E finché tutto va bene, non c’è problema. Ma quando qualcosa va male…».

Cosa può succedere?
«Tu tour operator riesci ad attivarti perché hai degli automatismi che ti permettono di fare alcune scelte. E questo alla lunga pesa».

Forse il pubblico si è reso conto che esiste un giusto mix.
«Esatto. Se devi prenotare un viaggio aereo con una low cost, un Frecciarossa o un albergo sulla riviera romagnola, puoi fare a meno di un’agenzia. Ma quando cominci a investire dei soldi significativi, forse è meglio affiancarsi a professionisti. E poi oggi le commissioni di un’agenzia sono talmente basse che non vale la pena rischiare».

Ci spiega com’è il cliente tipo milanese?
«Il nostro target è diviso in due realtà. C’è il milanese che vuole andare a rilassarsi perché stressato e quello che vuole acculturarsi. Nel primo caso si opta per Maldive, Caraibi, Medio Oriente, Vietnam, Cambogia, Nepal; nel secondo le prime destinazioni sono i grandi parchi americani e le città d’arte di tutto il mondo».

E poi ci sono i trend del mondo digitale.
«Pericolosi, a volte. Se qualche influencer significativo posta destinazioni suggestive, notiamo che c’è un aumento delle richieste e l’overtourism. L’Islanda, in questo momento, è diventata talmente un trend che le persone che arrivano superano nettamente la capacità delle infrastrutture di supportarli; e questo crea problemi».

La richiesta più strana mai arrivata?
«Un ottantacinquenne che voleva fare trekking attraversando i boschi del Canada. Per non sembrare scortesi gli abbiamo chiesto se sua moglie era in forma da pensare di seguirlo. Chapeau per la volontà, ma alla fine non ci è andato».

Ma le agenzie viaggi oggi sono davvero in crisi?
«Assolutamente. Negli ultimi vent’anni la redditività è calata tantissimo, con l’avvento delle low cost, la riduzione delle tariffe delle compagnie aeree e in generale di tutte le compagnie di trasporto. E poi l’ingresso del web ha messo in ginocchio una generazione intera di imprenditori».

Cosa accadrà nei prossimi anni?
«Il mercato avrà sempre bisogno di un momento di relazione con i clienti, ma il futuro è una formula mista. La relazione inizierà di persona, per poi diradare gli incontri e proseguirli al telefono, su whatsapp e via mail. Bisognerà essere capaci di sviluppare competenze, avere padronanza della tecnologia».

 

LA STORIA

Alla guida delle società L’Astrolabio SRL, che gestisce l’agenzia viaggi Cinque Giornate e non solo, è la stessa famiglia Aronson che negli Anni Trenta del secolo scorso portò la Chiariva al primo posto tra i tour operator in Italia e al terzo nel mondo, quella Chiariva che era stata a sua volta la prima agenzia viaggi nata in Italia nel 1878. L’astrolabio, come si sa, è un antico strumento per lo studio della posizione del sole e delle stelle, che serviva anche per orientarsi: il marchio L’Astrolabio vuole essere il punto di riferimento per chi viaggia, con la promessa “Never left alone”. «Perché un viaggio non è mai solo spostarsi da qui a lì, ma è soprattutto un’emozione – si legge nelle note ufficiali dell’azienda – e L’Astrolabio fa in modo che chi viaggia si senta sempre capito e mai abbandonato, per conservare il ricordo dell’esperienza vissuta come un magnifico sogno a occhi aperti».

 

TRE PER UNA

Sono tre le agenzie viaggio del gruppo L’Astrolabio SRL presenti nella città di Milano: la prima, denominata proprio L’Astrolabio, è sita in via Monterosa 20, in zona Lotto. La seconda, la Superviaggi, si trova invece nella rinomata via Boccaccio 19; e poi la Cinque Giornate, situata per l’appunto in Piazza Cinque Giornate 15, lì dove rimarrà almeno per i prossimi 12 anni, avendo la società vinto il bando emesso dal Comune di Milano lo scorso anno per l’assegnazione dello spazio con un’offerta di canone annuo da 48mila euro. L’agenzia Cinque Giornate è stata ufficialmente riconosciuta come Bottega storica dal Comune di Milano qualche anno fa.

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