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29. 04. 2024 14:37

Il trapper Baby Gang ai domiciliari con il braccialetto elettronico: avrebbe sparato alla gamba di un amico

L'ordinanza è stata emessa dai giudici della settima sezione penale di Milano a seguito delle violazioni degli obblighi imposti a Mouhib a Lecco

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In un drammatico sviluppo degli eventi, il trapper Baby Gang, il cui vero nome è Zaccaria Mouhib, è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Lecco. L’arresto è avvenuto in esecuzione di un’ordinanza che ha aggravato la misura cautelare precedentemente imposta, obbligandolo a restare ai domiciliari e ad indossare un braccialetto elettronico.

baby gang

Il trapper Baby Gang ha violato gli obblighi imposti dopo la sparatoria del 2022

L’ordinanza è stata emessa dai giudici della settima sezione penale di Milano a seguito delle violazioni degli obblighi imposti a Mouhib a Lecco. Queste violazioni sono state legate a un episodio di sparatoria che si è verificato nel 2022 in via di Tocqueville a Milano, per il quale il trapper è stato condannato dal tribunale di Milano a una pena di cinque anni e due mesi di reclusione.

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Per il trapper Baby Gang niente più concerti

Nonostante la condanna in primo grado, Baby Gang aveva ottenuto l’autorizzazione a esibirsi in un concerto al Forum di Assago il 6 maggio 2024. Tuttavia, questa autorizzazione sembra ora essere stata revocata. Per il ventiduenne trapper, i giudici avevano precedentemente imposto l’obbligo di dimora a Lecco, sua città di residenza, con il divieto di uscire tra le 20.00 e le 09.00 del mattino. In precedenza, su richiesta del suo avvocato Niccolò Vecchioni, era stato concesso un permesso speciale per partecipare a un concerto.

Il trapper Baby Gang denunciato per lesioni aggravate

Tuttavia, il 20 gennaio 2024, secondo quanto riportato nell’ordinanza, i carabinieri di Lecco hanno denunciato il trapper per lesioni aggravate a causa di un incidente avvenuto nella sua abitazione. Un amico avrebbe riportato una ferita da colpo di arma da fuoco alla gamba sinistra, attribuita a Mouhib. Gli investigatori hanno rinvenuto una pistola ad aria compressa con munizioni metalliche nella casa del trapper, ma non un’arma da fuoco. E Mouhib ha negato ogni detenzione di armi. Un episodio che aggrava la situazione del trapper.

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