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02. 05. 2024 06:27

La Magnifica Fabbrica della Scala rivoluziona il volto di Rubattino: il nuovo polo culturale immerso nel verde

Da zona industriale a polo artistico del Teatro alla Scala: sta per arrivare una rivoluzione in via Rubattino

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Dove prima sorgevano le catene di montaggio arriveranno prestigiosi atelier di scenografia: la musica sta per cambiare nell’ex stabilimento industriale Innocenti in via Rubattino, dove i capannoni abbandonati e i prati incolti lasceranno presto spazio alla Magnifica Fabbrica della Scala. Questo è il nome del progetto che, nei prossimi anni, rivoluzionerà totalmente l’intera area alla periferia di Milano. Dove prima c’erano le utilitarie presto arriveranno gli artisti, portando una vera e propria ventata di aria fresca.

Magnifica Fabbrica della Scala al Rubattino: ieri, oggi e domani

Nei capannoni che una volta si “sfornavano” automobili e motorini – tra cui anche la mitica Lambretta – si insedieranno i nuovi laboratori e i nuovi depositi del più noto e prestigioso teatro meneghino, niente di meno che il Teatro alla Scala. Tutta l’area attorno invece entrerà a far parte del Parco della Lambretta, che raddoppierà così la sua estensione arrivando a quasi 100mila metri quadri e portando ancora più verde a Milano.

Il progetto della Magnifica Fabbrica della Scala porta le firme del gruppo italo-spagnolo guidato da Massimo Giuliani e formato da Pablo Luis Oriol Salgado, Juan Jose Tur Mc Glone, Davide Canepa, Maddalena Gioia Gibelli, Beatrice Meroni, Paolo Galbiati, Luca Giuseppe Francesco Stefanutti. Sono proprio loro i professionisti che daranno una nuova vita all’intera area abbandonata ormai da troppo tempo.

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Magnifica Fabbrica della Scala
La visuale oggi in via Rubattino (foto MiTomorrow)

Una rigenerazione non solo urbanistica, ma anche culturale. Una rigenerazione che coniuga da una parte le richieste green della Milano moderna e dall’altra la necessità di trovare un luogo bello, comodo (ma non in centro città) in grado di accogliere i laboratori della Scala. Una rigenerazione, insomma, che piace ai milanesi e che non può che comportare una riqualificazione dell’intera area.

La Magnifica Fabbrica della Scala sarà dunque la nuova “cittadella periferica del Piermarini”. Sarà un polo artistico, attivo e produttivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Tanti sono gli obiettivi che si vogliono raggiungere con la creazione di questa sede. Tra questi c’è anche quello di raggruppare i laboratori che, al momento, si trovano dislocati in diverse aree della città.

La nuova sede in zona Rubattino comprenderà tutto quanto. Basta dispersione. All’interno ci saranno sia spazi aperti al pubblico, sia aree destinate al deposito dei materiali scenici, i quali verranno poi utilizzati negli imperdibili spettacoli proposti dagli artisti della Scala di Milano.

L’investimento complessivo per riqualificare l’area e far nascere il nuovo polo culturale? 120 milioni di euro. 98 sono per la parte relativa ai laboratori e ai depositi del teatro meneghino. 22 per l’ampliamento del Parco della Lambretta. Una cifra tutt’altro che bassa. Ma, considerato il grande lavoro che ci sarà, fa ben sperare.

Il nuovo polo alla Magnifica Fabbrica della Scala: le due facce

I laboratori del Teatro alla Scala traslocheranno da via Bergognone a via Rubattino, dando così una nuova vita all’ex sito industriale Innocenti. Una decisione pensata non solo per riqualificare l’area periferica a Milano, ma anche per avere uno spazio funzionale e sostenibile ad un costo minore.

A spiegarlo è stato lo stesso sindaco di Milano Beppe Sala. «Non potevamo più permetterci – ha detto il primo cittadino meneghino – di stare in un luogo pur magnifico ma riadattato, di far arrivare tir in centro città, sprechi energetici, avevamo bisogno di spazi funzionali sostenibili a minor costo e infine volevamo rafforzare l’idea della visita».

«Andare nei laboratori della Scala è un’esperienza che anche da sola può meritare un viaggio a Milano. E la nuova localizzazione non è casuale, si parte da un ex insediamento industriale, ma anche dalla presenza agricola e si rinnova la proposta della Milano del futuro».

Come sarà la nuova Magnifica Fabbrica della Scala?

Un grande volume di luce circondato dal verde e dai canali: questa sarà, in poche parole, la nuova Magnifica Fabbrica della Scala a Rubattino. Al centro ci sarà la struttura che ospiterà il polo culturale. Tutto intorno i prati e corsi d’acqua del Parco della Lambretta. Arte e ambiente, il binomio vincente per una città come Milano.

Di grande impatto sarà anche il Palazzo di Cristallo, che verrà restaurato e rimesso a puntino. Le sue due ampie testate, già dichiarate di interesse culturale come testimonianza di archeologia industriale, saranno recuperate. Il Palazzo ospiterà un giardino d’inverno e prenderà il nome di “Fabbrica verde della biodiversità”.

Magnifica Fabbrica della Scala
Ex area Innocenti, nel quartiere Rubattino, Milano (foto MiTomorrow)

«La struttura sarà elegante e ben ritmata. Risponderà alle misure dettate dall’impianto industriale preesistente e si configurerà come un nuovo grande edificio pubblico e produttivo. Seguirà pienamente ai criteri di sostenibilità, durabilità, manutenzione», assicurano dal Comune di Milano.

Nel concreto, la Magnifica Fabbrica della Scala, secondo quanto emerge guardando il progetto, sarà un unico enorme volume di acciaio e legno (468 x 126 metri, alto 25) per 66 mila metri quadrati di superficie. Quattro campate (di circa 28 metri di lunghezza) scandiranno la struttura e ospiteranno i vari laboratori, le sale prove, le sartorie e i depositi. Avranno a disposizione oltre 34mila metri quadrati.

Non mancherà lo “Spazio dei sogni”, con i suoi 4mila metri quadrati per ospitare mostre, corsi ed eventi. Sopra tutto, a 8 metri di altezza, si svilupperà un percorso pubblico pedonale su cui i visitatori potranno passare. Il suo nome sarà “Anello”. Proprio questo spazio permetterà alle persone di vedere il lavoro dietro le quinte che si fa nella preparazione degli spettacoli al Teatro alla Scala, senza disturbare o interrompere i professionisti.

Il grande edificio sarà in policarbonato solido riciclato, con copertura fotovoltaica di 3600 kW. Inutile dirlo, dunque, ma stiamo parlando di una struttura sostenibile anche dal punto di vista energetico. E tutto attorno il verde. Come abbiamo anticipato prima infatti il parco raddoppierà la sua estensione. Ci saranno inoltre dei passaggi di collegamento tra la Magnifica Fabbrica della Scala e le aree green.

I tempi della Magnifica Fabbrica della Scala e della riqualificazione di Rubattino

A questo punto la domanda che sorge spontanea è una sola: quando verranno fatti (e conclusi) tutti questi lavori? E quando finalmente il quartiere sarà riqualificato? Se per quanto riguarda il progetto le informazioni che abbiamo sono molte dettagliate, per quanto riguarda i tempi non possiamo dire la stessa cosa.

Per adesso sappiamo che i primi di settembre sono arrivare le prime ruspe a Rubattino. Certo, si tratta di una grande opera. Per la sua realizzazione definitiva dunque ci vorrà parecchio tempo, anche se non sappiamo ancora quanto di preciso. Ne varrà la pena però aspettare perché la nuova struttura riqualificherà l’intera area.

Magnifica Fabbrica della Scala
La nuova Magnifica Fabbrica della Scala

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