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26. 04. 2024 21:51

Un amore all’avanguardia: torniamo a parlare del nuovo murale di Lucamaleonte a Milano

Proviamo a capire che tipo di futuro potrà avere la street art in città: nasce uno sportello per snellire la burocrazia?

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La Fondazione Arrigo e Pia Pini ha identificato cinque realtà dedicate alla cura della fragilità e con sede in aree un po’ grigie e trascurate di Milano.

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L’obiettivo è di investire in un ampio lavoro di recupero queste zone, coinvolgendo nella partecipazione abitanti, studenti delle scuole della zona e street artist coordinati dal collettivo Orticanoodles. Il progetto, con durata biennale, si chiama MANI (Milano Arte Natura Inclusione) ed è giunto alla sua terza tappa.

Cronoprogramma

Dopo il Centro Diurno Disabili di via Anfossi (Municipio 4) e via Guerzoni (Municipio 9), in questi giorni è spuntato un murale coloratissimo e in formato maxi da 150 metri quadri sul muro del palazzo popolare di via Palmanova 59, Municipio 2: rappresenta un lupo, un po’ “sinistro”, che spunta da dietro un albero.

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Il disegno è stato concepito durante il lockdown, mentre qualcosa di selvatico e al contempo naturale (come il virus) stravolgeva completamente le nostre vite urbane. È stato realizzato da Lucamaleonte. L’artista ha spiegato che l’animale rievoca la centralità della natura in un mondo di macchine, strade e palazzi: è un simbolo di protezione, di cura e di sicurezza.

La Fondazione ha spiegato, invece, che l’intento è di rendere gli ambienti esteticamente belli – fonte di energia per chi li frequenta – e di valorizzare quartieri importanti per il tessuto sociale della città. In questi stessi giorni l’artista Pao, con dieci ragazzi del Centro di Aggregazione Giovanile Tarabella, sta disseminando interventi diffusi di street art nei dintorni del suddetto palazzo (via Atene, largo Tel Aviv).

In una zona, adiacente a via Padova, dove diversi edifici di edilizia popolare sono intervallati da strutture industriali. Già previsti interventi anche alla piscina Bacone – a due passi da corso Buenos Aires – e in via Appennini 94 tra i quartieri di San Leonardo e di Molino Dorino.

Nuovo ufficio

Il progetto si inserisce perfettamente in un piano più ampio che il Comune di Milano sta strutturando per questa recente forma d’arte. Negli scorsi giorni è emersa l’idea di lanciare uno sportello a Palazzo Reale per favorire procedure burocratiche più snelle e unificate, venire incontro alle richieste degli street artist e mettere a disposizione più muri, pubblici e privati.

L’ufficio sarà guidato da Marina Pugliese, che ha già indicato come città-guida Philadelphia. L’assessore alla Cultura Filippo Del Corno ha presentato nelle scorse ore la delibera che la giunta comunale approverà in questi giorni. Milano, con il progetto OrMe all’Ortica, ha già dimostrato la direzione che vuole intraprendere e non ha più intenzione di fermarsi.

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Ai cittadini l’ardua sentenza

Come finanziare le idee migliori attraverso il crowdfunding civico lanciato dal Comune

Reagire e, anzi, rilanciare di fronte alla nuova normalità imposta dall’emergenza coronavirus: questo il fulcro alla base dei venti progetti vincitori del bando per il crowdfunding civico lanciato dal Comune di Milano.

I progetti di innovazione sociale, da realizzare nei vari quartieri della città, verranno presentati sulla piattaforma Produzioni Dal Basso dalla fine di ottobre al prossimo febbraio. Il valore delle donazioni dei cittadini sarà moltiplicato dal cofinanziamento del 60% del Comune di Milano (fino a un massimo di 60.000 euro a progetto).

Non serve, dunque, raggiungere l’intera spesa prevista: basta arrivare al 40%. In tutto, sul piatto, ci sono 550.000 euro. La maggior parte dei progetti è stata presentata da associazioni, cooperative e imprese sociali ben radicate nei quartieri che, durante il lockdown, hanno inventato o reinventato il proprio modello di intervento per mettersi al servizio della comunità rispondendo ai bisogni emergenti.

I progetti

A Dergano Rob de Matt, l’associazione di promozione sociale e ristorante, ha proposto un servizio di social delivery: consegne, sì, ma per far arrivare aiuti alimentari a chi un pasto non può permetterselo. A Greco la cooperativa ABCittà vuole lavorare all’aperto puntando su sport e arrampicata. A Niguarda i rappresentanti di OrtoComuneNiguarda vorrebbero rafforzare l’attività del loro spazio urbano che, durante i mesi più duri della pandemia, ha permesso di dare sostegno ai vicini in difficoltà.

L’area tra piazzale Lodi e Corvetto ha presentato buona parte dei progetti puntando sulla riscoperta dei mestieri artigiani, dalla falegnameria alla panificazione, per limitare la disoccupazione giovanile: qui potrebbe nascere anche uno spazio per insegnare ai ragazzi a usare in modo consapevole le tecnologie. Al bando hanno risposto in 61, la commissione ne ha scelti 20. Costo medio dei progetti: 50.000 euro.

murale lupo Milano Lucamaleonte
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