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20. 05. 2024 04:06

Movida, le nuove regole per porta Venezia non bastano: i problemi spostati solo di un metro

Gli amanti della movida (e i residenti) lo sanno bene

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Gli amanti della movida a Milano lo sanno bene. Nella notte tra venerdì 20 e sabato 21 ottobre sono entrate in vigore per trenta giorni le nuove regole delle aree Melzo, Lazzaretto e porta Venezia/Oberdan definite dall’ordinanza pubblicata dall’Amministrazione comunale. L’obiettivo del provvedimento adottato è quello di tutelare la tranquillità e il riposo dei residenti e, al contempo, garantire la fruizione da parte di tutti e tutte dello spazio pubblico.

Movida, le nuove regole entrate in vigore

A partire da venerdì notte è stato disposto quindi il divieto di vendita e somministrazione per asporto di alimenti e bevande di qualsiasi tipo, alcoliche e analcoliche, e di utilizzo dei dehors per qualunque attività dalle ore 01,30 alle ore 06.00 nelle serate di venerdì su sabato e di sabato su domenica e dalle 00.00 alle ore 06.00 nei giorni feriali. Il divieto riguarda tutte le tipologie di esercizi pubblici, di vicinato, attività artigianali, commerciali e distributori automatici. Inoltre è stato introdotto il divieto di posizionamento delle attività di vendita itinerante dalle ore 18.00 fino alle 6.00.

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Movida, i risultati

Come prevedibile, la situazione però non è cambiata: o meglio, i problemi si sono spostati solo di un metro. Anche alla luce dei controlli nella prima notte in cui sono entrate in vigore le nuove regole, i locali si sono adeguati ma i giovani (o presunti tali) hanno proseguito a divertirsi semplicemente in strada, per la rabbia e la delusione dei residenti che ormai non dormono più.

Movida, le proteste dei residenti

Il comitato Lazzaretto ha alzato la voce: «All’1:48 di questa mattina abbiamo registrato in Via Lecco un valore medio di 71,9 DB(A), come evidenziamo nella foto pubblicata nei commenti. Per quanto riguarda il rispetto dell’ordinanza fa fede il video girato dopo l’una e trenta. Il tutto a conferma di quanto abbiamo sempre sostenuto: i rimedi (provvisori) posti in essere attraverso quest’ordinanza sono intrinsecamente deboli e insufficienti ad assicurare la tutela della quiete e del riposo dei residenti. L’Amministrazione è tenuta a garantire che gli attuali valori di pressione sonora vengano ricondotti all’interno dei limiti fissati dalle leggi e dai regolamenti vigenti. Come intendano perseguire questo obiettivo rientra all’interno delle loro prerogative”.
Movida, il futuro
Certo, ora le forze dell’ordine inizieranno a gestire la situazione in modo diverso, dovendo occuparsi “solo” delle strade e non dei locali (che peraltro internamente resteranni aperti). Le temperature si sono abbassate ma non così tanto da scoraggiare chi vuole divertirsi. In inverno come sempre all’aperto la situazione si placherà ma se le norme dovessero essere confermate al ritorno della bella stagione i problemi si ripresenteranno.

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