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19. 05. 2024 08:05

A San Siro arriva Tiziano Ferro: «In ogni stadio c’è una storia»

Il cantante inaugura la stagione - record - dei concerti a San Siro: giovedì, sabato e domenica i tre attesi appuntamenti live, dopo che la pandemia lo aveva tenuto lontano dai tour e da Milano. E a Mi-Tomorrow ammette: «Ho visto troppe lacrime e troppo dolore per dimenticarmi quanto sia importante questo appuntamento»

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Dopo sei anni di attesa arriva a San Siro il Tzn Tour 2023 di Tiziano Ferro, con tre concerti in programma giovedì 15, sabato 17 e domenica 18 giugno, alle 20.45. Con un palco dotato di schermo led di oltre 800 metri quadrati e 500 luci fixture, il cantautore di Latina è pronto a ripercorrere la sua discografia con una scaletta pronta a stupire, ancora, dopo le esperienze del 2015 e il 2017. Ed è lui a dare il via alla stagione più lunga dei concerti mai vista al Meazza: sono 19 gli appuntamenti dal 15 giugno al 25 luglio, record assoluto in un’estate dal 1980 ad oggi.

Tiziano Ferro torna al Meazza in concerto

«In ogni stadio c’è una storia», dice uno dei tuoi brani più amati. Quale è la tua storia, Tiziano?
«Il fatto che io racconti la mia storia e che quella storia è diventata la verità anche per qualcun altro: cioè una vita insieme. Questo è un privilegio incredibile. Per questo dico che negli stadi si crea una grande intimità, che non è una questione di quanti siamo, ma di quanto ci diciamo la verità».

E San Siro cos’ha di speciale?
«Ci ho messo più di 15 anni ad entrare qui. Sono partito dal nulla, letteralmente, e mai avrei immaginato questo per me. La prima volta, nel 2015, ho toccato quel palco con un senso di amore, di gratitudine e di grande fede. Arrivarci dimostra tutta la grande fede che ho messo in questo mestiere e la musica mi ha aiutato a esercitarla ogni giorno».

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Milano ti ha premiato, alla fine.
«Sì, ma ne è passato di tempo. Ricordo un Alcatraz quasi vuoto agli inizi, un Idroscalo ancora più vuoto e poi di nuovo un Alcatraz, un po’ meno vuoto. Solo con il terzo disco Nessuno è solo ho cantato al Forum di Assago».

Per questo San Siro è una conquista.
«Conosco bene l’importanza della gavetta. Sto vivendo questa esperienza con la stessa gratitudine della prima volta. Ho visto troppe lacrime e troppo dolore per dimenticarmi quanto sia importante questo appuntamento».

Verso chi riponi questa gratitudine?
«Verso chi ha condiviso con me la fatica, e questi concerti ne sono la piena dimostrazione. Questa esperienza potrebbe non tornare, ne sono consapevole. Sono nato in un’epoca in cui per farti conoscere dovevi prendere il biglietto aereo e macinare chilometri di speranze, portando la tua faccia di città in città, e non c’erano i social. E Milano mi ricorda ancora di più il senso di questa fatica, perché è una città che ama la musica. Per questo era tutto ancora meno scontato».

Cinquecentomila biglietti venduti per questo tour. Una lunga attesa, del tutto ripagata.
«Quando fai l’artista non è normale che passi così tanto tempo – ben sei anni – prima di rivedersi. A causa della pandemia, inoltre, non ho potuto festeggiare il ventennale di carriera con il mio pubblico. Ma aver raggiunto questi numeri rende tutto speciale nella stessa maniera».

Pensare a tutti quelli che non hanno rinunciato al biglietto, nei mesi di chiusura e Covid, quanto ti è stato di conforto negli ultimi mesi?
«Devo loro una grande lezione di vita. Le cose cambiano, si sa. Ma il fatto che siano rimasti fedeli mi porta ad una grande verità, quella che genera benessere, non importa se in uno stadio, in un palazzetto o in un club, l’importante è riuscire a dare benessere».

Ti senti una persona diversa dopo questa attesa?
«Se mi sento migliorato? Non lo so (ride, ndr), forse sono anche un po’ peggiorato. Però, la cosa che non è cambiata è la voglia di mettersi a nudo sul palco, questo tiene vivo chi fa questo mestiere».

E poi?
«Lo stato d’animo è quello di chi spera nei buoni propositi. Quello che ci ha fermato negli ultimi anni ha dato più valore all’importanza della musica e, in generale, al valore dell’arte. Lo spettacolo dal vivo è, da sempre, la cura per l’essere umano».

Quale criterio hai usato per scegliere la nuova scaletta?
«Riprendere i successi di una intera carriera era naturale, ma questo non è il tour di un disco e non è neanche il recupero del tour precedente, perché per quei biglietti è stata offerta anche la restituzione. Si tratta di una cosa nuova, per questo l’ho voluto chiamare 2023».

Quindi un nuovo viaggio.
«Che riflette una scaletta un po’ folle: tranne Il mondo è nostro – brano che ho voluto fortemente mantenere perché rappresenta la perla dei miei ultimi tre anni -, ci sono tutti singoli del passato e del presente. Sarà la prima volta che porterò live brani come Buona (Cattiva) sorte o Il conforto, e durante quest’ultimo in particolare ci sarà un riferimento a Giulia Tramontano».

Altri brani considerati “intoccabili”?
«I miei classici vengono decretati anche da quello che ascolto dalle persone quando canto le canzoni. Sere nere è un brano che ha cambiato la mia vita, non potrà mai essere assente dalla scaletta di un mio concerto. Anche Non me lo so spiegare, sicuramente».

Perché hai deciso di aprire con Accetto miracoli?
«L’ho scelto perché è un brano che è riuscito a entrare nel cuore delle persone senza che sia mai riuscito a cantarla dal vivo, sarà la mia maniera di dire “ciao, benvenuti e bentornati”».

Sarà uno show curato anche nella sezione video.
«Il palco è senza protezioni, non ha quinte, è solo uno schermo. Ho selezionato un team di artisti scovati online e sui social, insieme alla squadra di Gio Forma e Romain Sabella di Clonwerk. Sono molto orgoglioso del prodotto finale sui visual».

Spazio anche per un messaggio molto personale dedicato a Raffaella Carrà.
«Si tratta di un gesto dovuto, anche perché ci ho messo tempo a raccogliere le parole giuste. Non è stato facile riassumere con la penna anni di amicizia: con Raffaella ho vissuto tanti anni di esperienza, di serate, di chiacchiere. Sono stato fortunato a esserle amico: mi ha dato fiducia, lei ha visto in me delle cose che non vedevo, e probabilmente non vedo ancora, per questo mi ha incoraggiato e mi ha ascoltato».

Che cosa ci sarà dopo gli stadi?
«Mi avvicinerò ai 25 anni di carriera, e sono un bel traguardo. Mi piacerebbe celebrarli – sto cercando il modo di farlo – e la scrittura c’è sempre stata. All’inizio volevo scrivere anche una serie televisiva, ma mi sono accorto che la mia scrittura non sarebbe stata in grado di assecondare quel tipo di racconto. Però ho tanto da raccontare e vorrei farlo presto».

Una frase che diresti al Tiziano del futuro?
«Non mi preoccuperei di me stesso, ma chiederei cosa fanno e come stanno i miei cari, la mia famiglia, i miei figli in particolare».

E del presente?
«Su chi rappresenta oggi. Nella vita ho scritto canzoni per raccontare la mia storia, ma dopo più di vent’anni, questa è diventata la storia di chi queste canzoni le ha ascoltate e ha scelto di farle sue Questo è il mio “Regalo più grande”».

Giovedì 15, sabato 17 e domenica 18 giugno alle 20.45
Stadio San Siro
Piazzale Angelo Moratti
Biglietti: da 41,40 euro su ticketone.it

Tiziano Ferro a San Siro, le info utili

15 giugno 2023
Milano, Stadio San Siro
Recupero del 5 giugno 2020, 15 giugno 2021

17 giugno 2023
Milano, Stadio San Siro
Recupero del 6 giugno 2020, 18 giugno 2021

18 giugno 2023
Milano, Stadio San Siro
Recupero dell’8 giugno 2020, 19 giugno 2021

Come arrivare
In auto basta seguire le indicazioni per San Siro se si arriva dall’A1 o A4 (parcheggio disponibile vicino all’ingresso 8, in via Cassiodoro e in piazzale Lotto)

A disposizione due linee: con la M1 è sufficiente scendere alla fermata Lotto prima di percorre un pezzo a piedi, mentre la M5 porta davanti allo stadio con la fermata San Siro Ippodromo

Con la 90-91 si può scendere alle fermate in piazzale Lotto per poi proseguire a piedi, oppure utilizzare la linea 49 e la linea 16: la prima, da piazza Tirana in direzione San Siro, porta in via Harar, mentre la seconda da piazza Fontana porta al capolinea di piazzale Axum

Tiziano Ferro a San Siro, la scaletta

ACCETTO MIRACOLI
Accetto miracoli, 2019

BUONA (CATTIVA) SORTE
Accetto miracoli, 2019

LA DIFFERENZA TRA ME E TE
L’amore è una cosa semplice, 2011

SERE NERE
111, 2003

HAI DELLE ISOLE NEGLI OCCHI
L’amore è una cosa semplice, 2011

IL MONDO È NOSTRO
Il mondo è nostro, 2022

TI SCATTERÒ UNA FOTO
Nessuno è solo, 2006

XDONO
Rosso relativo, 2001

IMBRANATO
Rosso relativo, 2001

INDIETRO
Alla mia età, 2008

DESTINAZIONE MARE
2023

L’AMORE È UNA COSA SEMPLICE
L’amore è una cosa semplice, 2011

ED ERO CONTENTISSIMO
Nessuno è solo, 2006

E RAFFAELLA È MIA
Nessuno è solo, 2006

BALLA PER ME
Accetto Miracoli, 2019

IL REGALO PIÙ GRANDE
Alla mia età, 2008

ADDIO MIO AMORE
Il mondo è nostro, 2022

ALLA MIA ETÀ
Alla mia età, 2008

L’ULTIMA NOTTE AL MONDO
L’amore è una cosa semplice, 2011

PER DIRTI CIAO!
L’amore è una cosa semplice, 2011

TI VOGLIO BENE
111, 2003

LA PRIMA FESTA DEL PAPÀ
Il mondo è nostro, 2022

LA VITA SPLENDIDA
Il mondo è nostro, 2022

STOP! DIMENTICA
Nessuno è solo, 2006

E FUORI È BUIO
Nessuno è solo, 2006

POTREMMO RITORNARE
Il mestiere della vita, 2016

INCANTO
TZN – The best of Tiziano Ferro, 2014

IL CONFORTO
Il mestiere della vita, 2016

LA FINE
L’amore è una cosa semplice, 2011

I BIS

ROSSO RELATIVO
Rosso relativo, 2001

LO STADIO
TZN – The best of Tiziano Ferro, 2014

NON ME LO SO SPIEGARE
111, 2003

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Alla mia età, 2008

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