Sono passati esattamente dieci anni dalla morte di Vittorio Missoni, lo stilista e dirigente d’azienda milanese scomparso tragicamente insieme alla compagna Maurizia Castiglioni il 4 gennaio 2013 nell’incidente aereo avvenuto a Los Roques, arcipelago corallino del Venezuela situato nel mar dei Caraibi.
Vittorio Missoni, erede di un marchio storico
Figlio dello stilista Ottavio e di Rosita Jelmini, nel 1996 Vittorio Missoni acquisì la guida della società Missoni lasciata dai genitori ai tre figli. La Missoni nacque nel 1953 a Gallarate e il marchio ottenne grande successo a partire dagli anni ’60, diventando celebre anche oltre i confini nazionale fino a trovare spazio – nel novembre 1972 – tra le venti potenze mondiali nel campo della moda (“Fashion Power del mondo”) secondo Woman’s Wear Daily.
L’incidente aereo, le ultime ore di Vittorio Missoni
Il 4 gennaio 2013 un piccolo bimotore britannico Britten-Norman Islander, decollato dallo scalo di Los Roques, precipita nelle acque nel mar dei Caraibi: a bordo si trovavano Vittorio Missoni, la moglie Maurizia Castiglioni, la coppia di amici Elda Scalvenzi e Guido Foresti e i due piloti del velivolo. Il gruppo aveva passato le feste di fine anno proprio a Los Roques e quel volo avrebbe dovuto riportarli a Caracas, da dove sarebbero dovuti decollare con destinazione Italia.
Vittorio Missoni, il ritrovamento
A Caracas però Missoni e gli altri non arrivarono mai. L’ultimo contatto dei piloti con la torre di controllo risale alle 12.39 del 4 gennaio, poi il nulla. Le ricerche dei resti dell’aereo proseguono per alcuni giorni, ma senza successo. Il relitto fu ritrovato il 17 ottobre 2013: il velivolo, spezzato in più parti, si trovava a 70 metri di profondità. A bordo i resti di tutti i dispersi: una tragica fine ancora oggi senza una vera spiegazione.