Il bilanciamento tra vita e lavoro è diventato una sfida crescente per i lavoratori italiani, con una percentuale significativa che ha sperimentato il burnout nei dodici mesi precedenti. I dati provengono dalla ricerca “Global Workforce of The Future” condotta da Adecco, e rivelano una realtà in cui solo una minoranza si dichiara soddisfatta del proprio equilibrio tra vita e lavoro.
Vita e lavoro: solo il 18% dei lavoratori è soddisfatto
Secondo la ricerca il 35% dei lavoratori intervistati ha ammesso di aver sperimentato il burnout nei dodici mesi precedenti. Questo stato di esaurimento è preoccupante e ciò che è ancora più inquietante è che un ulteriore 29% teme di poterlo vivere nel corso dell’anno successivo. Solo un esiguo 18% si dichiara soddisfatto del proprio bilanciamento tra vita e lavoro.
I principali fattori di stress per i lavoratori
I principali fattori di stress identificati includono: troppo carico di lavoro, il peso delle responsabilità associate alla propria posizione lavorativa, la mancanza di supporto da parte della leadership, la difficoltà a prendere le ferie.
L’87% degli intervistati chiede più flessibilità sul lavoro
Davanti a questa situazione, l’87% dei lavoratori intervistati chiede maggiore flessibilità lavorativa. Inoltre, oltre il 70% dei lavoratori è interessato a una settimana lavorativa più breve, anche se solo il 10% sarebbe disposto a rinunciare a parte del salario. Il 66% accetterebbe una settimana lavorativa più breve solo a parità salariale.
La flessibilità è una leva strategica per le aziende
«La flessibilità è diventata una leva strategica per le aziende nel mercato del lavoro attuale. È importante per attrarre talenti, motivare i dipendenti e migliorare le performance aziendali. La ricerca conferma una forte richiesta di flessibilità e un maggiore equilibrio tra vita e lavoro da parte dei lavoratori», le affermazioni di Andrea Malacrida, dell’ad di Adecco Italia.