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29. 04. 2024 13:01

Milano, famiglia con tre figli sfrattata per morosità incolpevole: «Finiremo a dormire in strada»

Al Comune è stata fatta domanda per una casa, ma l’alloggio esiste solo sulla carta

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Famiglia con tre figli sfrattata a pochi giorni dal Natale. Non è una boutade, ma l’amara realtà di Antonio, milanese, residente di lunga data di via Trivulzio a Milano. Il motivo? Morosità incolpevole a causa della situazione finanziaria precaria, dovuta a un basso stipendio di Antonio incapace, quindi, di onorare l’impegno dell’affitto.

Comune di Milano Palazzo Marino
Comune di Milano Palazzo Marino

Famiglia con tre figli sfrattata, la casa del Comune c’è solo sulla carta

Antonio ha fatto richiesta al Comune di Milano per un alloggio Sat (transitorio) in aprile, come previsto dalla legge per le famiglie in difficoltà abitativa. Tuttavia, al momento l’assegnazione rimane solamente sulla carta, poiché non c’è una casa disponibile. Al momento, lui e la sua famiglia con tre figli sfrattata risiedono in un albergo, ma quando i soldi finiranno, rischiano di trovarsi senza un tetto sopra la testa, forse proprio durante le festività natalizie.

Proteste contro la vendita degli alloggi comunali

Antonio ha partecipato a un presidio di protesta organizzato dal Sicet-Cisl in via Jacopino da Tradate 16. Questa protesta ha avuto luogo di fronte a due stabili comunali che ospitano 70 alloggi. Invece di assegnarli, l’amministrazione comunale sta valutando la possibilità di venderli a privati, il che comporterebbe lo spostamento dei numerosi inquilini che non possono permettersi di acquistare altrove. Gli alloggi in queste case popolari versano in uno stato di degrado e richiedono lavori di ristrutturazione urgenti.

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Cambiare le politiche abitative del Comune

«Meno di un mese fa dopo la protesta davanti al Comune dei sindacati degli inquilini – spiega il segretario generale del Sicet di Milano Mattia Gatti -, l’assessore Pierfrancesco Maran ha detto che la riserva degli alloggi d’emergenza è in esaurimento e non è adeguata neanche al numero delle famiglie riconosciute bisognose dallo stesso Comune. E tutto ciò è inaccettabile. In realtà le case ci sarebbero, ma occorrerebbe cambiare le politiche abitative del Comune e della Regione».

La lotta della famiglia con tre figli sfrattata

La proprietà dell’appartamento dove la famiglia con tre figli sfrattata vivevano non ha accettato l’opportunità di utilizzare i fondi disponibili per posticipare lo sfratto o stipulare un nuovo contratto a canone più accessibile. A causa dei bassi stipendi sia di Antonio che di sua moglie, trovare un alloggio nel mercato immobiliare privato a Milano e nella provincia circostante risulta impossibile, in quanto i proprietari richiedono redditi e garanzie eccessivamente elevate. Attualmente, la famiglia è in attesa di una risposta dai servizi sociali comunali nella speranza di evitare che almeno la madre e i bambini debbano passare le festività di Natale per le strade.

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