Nel fegato di Giulia Tramontano, uccisa da Alessandro Impagnatiello, sono stati rilevati 9,15 nanogrammi per grammo di “bromadiolone“, mentre nel fegato del piccolo Thiago sono stati trovati 0,29 nanogrammi per grammo. Questa differenza di concentrazione è stata causata dall’azione protettiva della placenta, che ha cercato di preservare il feto dal veleno.
Alessandro Impagnatiello, l’avvelenamento
Il “bromadiolone” è un potente rodenticida anticoagulante utilizzato per avvelenare i topi. Tuttavia, nelle due bustine da 20 grammi che sono state trovate nello zaino di Alessandro Impagnatiello, contenenti solo 0,5 milligrammi di bromadiolone, non c’era abbastanza veleno per uccidere un uomo, né tantomeno un feto. I tossicologi hanno escluso che il veleno abbia avuto un ruolo nella morte della compagna di Impagnatiello e del bambino che portava in grembo.
Alessandro Impagnatiello, le indagini
Nelle indagini sulla morte di Giulia e Thiago emerge tutto l’orrore e l’abisso umano di un assassino. I carabinieri e gli inquirenti hanno da subito riconosciuto che l’omicidio di Giulia era premeditato, pianificato nei dettagli. Durante le indagini, alcune intuizioni dei carabinieri sono state confermate dai risultati delle analisi scientifiche, le quali smontano pezzo per pezzo la confessione di Impagnatiello.
Alessandro Impagnatiello, doppia vita
Impagnatiello, definito narcisista e manipolatore dai magistrati, aveva una doppia vita. Da un lato, si mostrava affettuoso nei confronti di Giulia e del loro bambino, ma dall’altro aveva una relazione da un anno con una collega di lavoro. Impagnatiello ha mentito a entrambe le donne, promettendo alla sua amante un futuro insieme, mentre a Giulia raccontava che la relazione era finita. Durante quei mesi, quando Giulia era incinta, Impagnatiello somministrava del veleno continuamente alla compagna, causandole frequenti malestari allo stomaco.
Alessandro Impagnatiello, l’amante
Dopo aver ucciso Giulia e Thiago, gli investigatori sospettano che Impagnatiello avesse intenzione di fare lo stesso con la sua amante. Non ci sono prove concrete a sostegno di questa supposizione, ma solo Impagnatiello potrà eventualmente chiarire i dettagli del suo piano. Il barman voleva uccidere tutti per salvare se stesso e continuare a vivere una vita basata sulle menzogne e la finzione.