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27. 04. 2024 06:29

20 anni senza Giò Pomodoro: lo scultore che ci invidia tutto il mondo

Il 21 dicembre 2002 scomparve a Milano il grande sculture Giò Pomodoro: il nostro ricordo

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Milano non dimentica Giò Pomodoro. Sono passati esattamente 20 anni da quel 21 dicembre 2002 in cui ci lasciava uno dei più grandi scultori e artisti del Novecento. Il suo ricordo vive ancora nella memoria della milanesi.

Giò Pomodoro: chi era lo scultore scomparso vent’anni fa a Milano

Nato a Firenze nel 1930, Giò Pomodoro, all’anagrafe Giorgio Pomodoro, è uno di quegli artisti che ci invidiano in tutto il mondo. Inconfondibile la sua traccia nelle opere voluminose e monumentali che ha regalato in giro per l’Italia. Dal suo studio, in via San Marco a Milano, Giò Pomodoro ha disegnato e scalfito il Mondo intero, lasciando traccia di sé dalla galleria Montenapoleone alla galleria del Naviglio di Milano, fino al Museo del Novecento in piazza Duomo. Attualmente la sua arte è esposta a Firenze.

giò pomodoro

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Il legame di Giò Paradiso con Milano è ancora forte e vivo. Tanto che durante le ultime Giornata del Fai, lo scorso ottobre, il Campus Bovisa del Politecnico di Milano ha dedicato parte del suo percorso culturale alla visita di tre opere di Giò Pomodoro. Un segno tangibile di quanto la sua arte e la sua creatività siano ancora parte integrante della Milano che vuole guardare al futuro senza dimenticare le sue origini.

Non solo Giò Pomodoro: il fratello Arnaldo e l’Ambrogino 2021

Molto forte il legame di Giò con il fratello Arnaldo, anch’esso scultore. Una passione in comune che i milanesi possono ammirare ogni giorno: il grande disco d’oro in piazza Filippo Meda, infatti, è proprio opera di Arnaldo Pomodoro e ricorda a tutti quanto fossero maestose le costruzioni dei due fratelli scultori famosi in tutto il mondo. Un rapporto con Milano che si sarebbe potuto suggellare nel 2021, quando agli Ambrogini d’Oro si vociferava di una candidatura proprio di Arnaldo, poi non concretizzatasi.

giò pomodoro

Alla fine furono 15 gli Ambrogini d’oro consegnati dall’Amministrazione comunale nel 2021, a partire dal diplomatico Tommaso Claudi. Accanto a lui il giurista Piergaetano Marchetti, presidente della Fondazione Corriere della Sera, il manager Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera Milano, lo chef Filippo La Mantia, l’oncologo Ermanno Leo dell’Istituto dei tumori, Aldo Cazzullo, editorialista del Corriere della Sera, la mecenate Maria Candida Morosini, promotrice di tante iniziative a sostegno della musica classica milanese.

giò pomodoro

Sono stati insigniti dell’Ambrogino d’Oro, sempre nel 2021, anche Giuseppe Castagna, amministratore delegato del Banco Bpm, la biologa Valentina Massa, Gianni Cervetti, presidente della Fondazione Orchestra LaVerdi, Franco Baresi, ex calciatore e bandiera del Milan, l’avvocata Daniela Mainini, presidente del Centro Studi Grande Milano, la campionessa di nuoto paralimpico Arjola Trimi, vincitrice a Tokyo di due medaglie d’oro e un argento. La medaglia d’oro sarà conferita anche alla poliziotta Alessandra Simone, già capo della Omicidi alla Squadra mobile di Milano, e a Cristina Cattaneo, antropologa forense dell’Università degli Studi di Milano.

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