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18. 05. 2024 21:15

Incendio alla Casa dei Coniugi, cosa sappiamo ad oggi. Sala: «I responsabili pagheranno, compreso il Comune»

Il bilancio della tragedia è di 6 morti e 81 feriti: ecco le ultime novità sul rogo che si è verificato nella Rsa milanese

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Il tragico incendio alla Casa dei Coniugi, struttura per anziani situata in via dei Cinquecento, a Milano, che si è verificato nella notte tra giovedì 6 e venerdì 7 luglio 2023, ha sconvolto il Paese intero. Per adesso le informazioni che abbiamo non sono molte, ma quello che purtroppo è certo è che 6 ospiti della Rsa hanno perso la vita, mentre altre 81 persone sono rimaste ferite, due delle quali al momento si trovano in gravi condizioni. Che cosa è successo quella notte? Chi o cosa ha scaturito il rogo? In che modo poteva essere evitato tutto questo? Cerchiamo di rispondere a queste domande. Intanto il sindaco Sala ha fatto sapere che chi ha sbagliato, pagherà le conseguenze, anche se dovesse essere colpa del Comune.

Milano, incendio alla Casa dei Coniugi: cosa sappiamo

La tragedia, come sappiamo, è avvenuta in una Rsa di Milano e ha avuto un triste bilancio di 6 decessi. A morire sono stati Nadia, Laura, Mihail, Paola, Lorena ed Anna. Oggi, a neanche due giorni dall’accaduto, iniziano ad emergere alcuni importanti dettagli su cui gli investigatori e gli esperti stanno lavorando. In primo luogo, già nella giornata di ieri, è apparsa sui social e sul web una fotografia scattata all’interno della struttura per anziani.

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Incendio alla Casa dei Coniugi

All’interno dell’immagine si vede un avviso firmato dalla direzione della Rsa in cui si dice che erano state notate alcune problematiche legate all’impianto di rilevazione di fumo. «Buongiorno a tutti – si legge – come già comunicato alle reception, si informa che a causa di alcune problematiche degli impianti di rilevazione fumi delle due strutture, nel turno notturno 21, 7 (ove cala il personale) sarà presente in struttura un addetto di un’azienda specializzata nella lotta antincendio ad alto rischio, si alterneranno due addetti».

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E poi ancora: «L’addetto notturno entrerà in Coniugi alle ore 21.00 e successivamente effettuerà continui controlli nelle due strutture, sicuramente nelle zone del seminterrato ove non presente personale e salirà anche ai nuclei piani per il presidio antincendio». Questo il contenuto della nota fissa su una bacheca della struttura.

Incendio alla Casa dei Coniugi: le ultime news

Sebbene sia ancora da chiarire la dinamica esatta dell’incendio alla Casa dei Coniugi avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì, per il momento gli investigatori non escludono la pista secondo la quale tutto sarebbe partito da una sigaretta che avrebbe fumato una delle persone ospite nella struttura milanese. Sappiamo che il rogo è partito dalla stanza 605, dove soggiornavano due anziane. Ed è proprio in questa stanza che forse, una delle due ospiti, avrebbe fumato una sigaretta.

Nel giro di qualche minuto poi sarebbe successo l’impensabile. Pare infatti che una bombola di ossigeno sia saltata in aria e il gas abbia accelerato la diffusione delle fiamme. La prima richiesta di soccorso è partita dalla portineria della Rsa, che ha chiamato il numero unico di emergenza. Dopo appena 8 minuti sono arrivati i Vigili del fuoco, i quali hanno cercato di fare di tutto per salvare gli anziani nella casa di riposo. Purtroppo però per alcuni di loro non c’è stato nulla da fare.

Sono comunque ancora in corso ricerche e ulteriori accertamenti per tentare di capire che cosa sia successo precisamente e quali siano le cause dell’incendio alla Casa dei Coniugi. Il rogo poteva essere evitato? Se sì, come? C’entra qualcosa l’avviso affisso in bacheca? Quali erano le problematiche legate all’impianto di rilevazione di fumo di cui parlava la direzione? Insomma, sono ancora molte le domande su questo caso. Vi terremo aggiornati sulle novità che usciranno nei prossimi giorni.

Le dichiarazioni di Sala

Oggi il sindaco di Milano Beppe Sala ai microfoni di Rai News 24 ha affermato: «Se ci saranno responsabilità, chi ha sbagliato, compreso il Comune, dovrà pagare. Rimane il fatto che purtroppo sei persone sono morte».

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