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Milano
16. 05. 2024 05:01

San Siro e quell’insostenibile teatrino della politica: quando dire conta più del fare

L'ennesimo teatrino di una classe politica, locale e nazionale, che non vuole decidere. Il dibattito pubblico è terminato a novembre e la città aspetta una risposta definitiva

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Finisce un’altra settimana in cui si è parlato del futuro di San Siro. Cos’è successo? In sintesi: il Milan sembra essersi stufato di aspettare il via libera del Comune per costruire il nuovo stadio di Milano dove oggi c’è San Siro e valuta seriamente l’ipotesi Sesto San Giovanni, l’Inter fa spallucce e rieccoci al solito empasse.

Sul futuro di San Siro si continua a scherzare (col fuoco?)

Intanto negli ultimi giorni era trapelata un’altra indiscrezione. Un’ipotesi per salvare l’attuale Meazza ma allo stesso fare contenti i club, che vorrebbero uno stadio di proprietà (possibilmente a Milano, ma non a tutti i costi). Sul tavolo ci sarebbe il progetto di costruire il nuovo impianto a due passi da San Siro, per la precisione nelle aree delle piste di allenamento dei cavalli, ex Snai. Un terreno di 75 ettari di proprietà. Neanche il tempo di digerire la notizia che è arrivata la smentita dei diretti interessati.

san siro
Il “nuovo san siro”

L’ennesimo teatrino di una classe politica, locale e nazionale, che non vuole decidere. Il dibattito pubblico è terminato a novembre e la relazione conclusiva è stata inviata all’Amministrazione che ha un anno di tempo per esprimere il sui giudizio finale sulla vicenda. In una vicenda in cui dire la propria opinione sembra più importante di fare, servono fatti concreti per prendere una decisione. Sperando che la politica se lo ricordi.

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