No tax, Lega: la proposta di congelamento di tasse e tributi per almeno tre mesi

Milano no tax area: si farà?

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L’area metropolitana di Milano “no tax” per almeno tre mesi. Magari anche sei. Con un duplice obiettivo: aiutare le imprese in ginocchio per l’emergenza coronavirus e incentivare gli investimenti non appena la psicosi andrà in archivio.

 

E’ una delle proposte avanzate dalla Lega al Governo che entro venerdì varerà un pacchetto di misure a sostegno dell’economia milanese e lombarda.

La lettera. «E’ importante, fin da ora, prevedere un periodo di no tax zone per tutte le aree maggiormente interessate dalle ricadute economiche negative che non sono esclusivamente le zone rosse: tale provvedimento servirà per agevolare la ripresa economica al termine dell’emergenza», ha scritto il leader leghista Matteo Salvini al premier Giuseppe Conte. «Ti segnalo – ha aggiunto – che si rendono necessari e urgenti provvedimenti di ristoro economico a favore del sistema turistico nazionale e delle attività culturali (teatri, cinema, musei) fortemente compromessi dalle notizie allarmanti che circolano non solo a livello nazionale ma anche internazionale sul pericolo di contagio in Italia. E’ altresì necessario un impegno concreto per supportare la produzione agricola, pesantemente danneggiata in tutta la sua filiera».

In Comune. Anche la Lega a Palazzo Marino ha voluto presentare alcune proposte all’attenzione del sindaco Giuseppe Sala: sospensione della Tari, la tassa sui rifiuti, e della tassa di soggiorno. A chiederlo è Silvia Sardone, consigliera comunale del Carroccio: «Mi unisco all’appello di commercianti e albergatori rivolto al sindaco Sala perché il Comune si attivi con ogni mezzo per salvare il tessuto produttivo della città messo in ginocchio dalle restrizioni legate al coronavirus: – ha scritto in una nota -. Tari e tassa di soggiorno andrebbero sospese quantomeno per limitare i danni, si tratta semplicemente di buonsenso».

Dalla Regione. Intanto, il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato all’unanimità una mozione frutto della unificazione di quattro distinte mozioni inizialmente presentate dai gruppi Lega, Forza Italia, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle.

Il documento impegna il Presidente Fontana e la Giunta regionale a prevedere, compatibilmente con le risorse disponibili nel Bilancio regionale, misure dirette di sostegno straordinarie – contributi e/o finanziamenti agevolati – nei confronti di tutte le categorie economiche, in particolare piccole e medie imprese e liberi professionisti, colpite dai provvedimenti restrittivi dovuti alla diffusione del Coronavirus su tutto il territorio lombardo, e a farsi carico presso il Governo nazionale affinché quest’ultimo si faccia promotore di una serie di azioni necessarie a sostenere le attività imprenditoriali, economiche e lavorative in genere, che risultano penalizzate dall’attuale emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19.

Le azioni. Tra le azioni richieste in via prioritaria si segnale in particolare l’istituzione di un Fondo nazionale di solidarietà a favore delle attività economiche, delle famiglie e degli Enti locali lombardi che sia operativo il prima possibile, l’esenzione temporanea del versamento dei tributi e degli altri adempimenti fiscali e burocratici, nonché del pagamento delle utenze, per attività commerciali, artigiani, liberi professionisti e categorie produttive colpiti dalle ordinanze restrittive, che non deve riguardare solo le zone rosse, ma l’intera Lombardia.

E ancora: l’agevolazione di tutte le forme di mobilità viabilistica e sostenibile, implementando tutte le azioni utili a consentire ai pendolari l’ottimizzazione dei tempi casa-lavoro, la verifica della dilazione dei termini di pagamento delle rate dei mutui attraverso l’apertura di un tavolo ufficiale con le banche e gli istituti finanziari, il sostegno ai lavoratori, in caso di perdita, anche temporanea, del posto di lavoro, attraverso politiche attive e la previsione di un fondo per casse integrazioni straordinarie.

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Nella mozione si chiede di prevedere sostegno agli esercenti che operano nei settori della somministrazione di cibi e bevande e nell’intrattenimento, attraverso l’esenzione da tributi e la creazione di un fondo risarcitorio ad hoc. Analogamente aiuti vengono sollecitati per le imprese operanti nel settore delle agenzie di viaggi, delle aziende di trasporto di persone, delle attività ricettive alberghiere ed extra alberghiere e del turismo. Non da ultimo, si pensa anche alle famiglie messe in difficoltà a seguito della chiusura degli asili nidi e della sospensione dei servizi scolastici, anche attraverso forme di risarcimento rispetto alle rette già pagate.