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02. 05. 2024 02:01

Ago, filo e nodo: la vera storia della scultura in piazzale Cadorna

La struttura nasconde tre significati molto importati per la città di Milano

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Oggi, al centro della trafficata piazzale Cadorna, si erge la riconoscibile e colorata scultura Ago, filo e nodo. A crearla sono stati i coniugi Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen, nota coppia di artisti di fama internazionale. Il piazzale, punto cruciale per il trasporto milanese sia per la presenza della stazione ferroviaria sia per la fermata della metropolitana, è uno dei più frequentati in assoluto in città. Ogni giorno ci passano migliaia e migliaia di persone, tra cittadini che vanno al lavoro, studenti che vanno a scuola e turisti in visita. È impossibile non notare la scultura.

Ago filo e nodo: la storia della scultura in Cadorna

A Milano ci sono tante fontane particolari, ricche di dettagli e piene di colori. Quella in Cadorna è sicuramente nell’elenco proprio alla luce del fatto che, da febbraio del 2000, essa è “abbellita” dalla scultura che si intitola Ago, filo e nodo. Tutti la conoscono. Si tratta di una scultura divisa in due in quanto da un lato c’è un filo inserito nell’ago, dall’altro il nodo finale.

Questi si trovano in superficie ma, in realtà, l’idea alla base è quella di un treno che, proprio nel piazzale, si “tuffa” in una galleria sotterranea. È un chiaro riferimento alla metropolitana che passa sotto, a pochi metri più in basso. Non è infatti un caso che il filo abbia gli stessi colori identificativi delle tre linee milanesi presenti all’epoca: giallo, rosso e verde.

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Tutto nacque dalla volontà, tra la fine del XX secolo e l’inizio del XXI, di rendere più moderna l’intera area della stazione e il piazzale che la ospitava e la ospita tutt’oggi. Così fu affidato un imponente progetto alla celeberrima designer e architetta Gae Aulenti, la quale raggiunse gli obiettivi. Tra le altre cose, si occupò della sistemazione dei marciapiedi rendendoli più ampi, dell’inserimento delle numerose colonne rosse, nonché dell’introduzione dei pannelli verdi e delle tettoie di vetro.

strenna di natale, Ago filo e nodo
La stazione Cadorna a Milano

Fu sempre la stessa Gae Aulenti a volere fortemente la costruzione delle fontane e l’opera Ago, filo e nodo. A realizzare quest’ultima furono lo scultore svedese Claes Oldenburg e la moglie olandese Coosje van Bruggen, esperta storica dell’arte.

Ago filo e nodo: le caratteristiche e il significato della struttura

La scultura venne inaugurata agli inizi del 2000. Per i milanesi abituati a vedere un piazzale completamente diverso fu un vero shock. La costruzione d’altronde è davvero imponente: 18 metri di altezza e 86 di larghezza. In un primo momento i cittadini non presero molto bene la novità. In particolar modo, criticarono la decisione di porre tale particolare struttura proprio in questa area così trafficata e frequentata.

Con il tempo però cambiarono idea. Oggi è impossibile immaginarsi il piazzale senza le fontane e Ago, filo e nodo. L’opera, tra l’altro, nasconde particolari simbologie di importante valore. Come abbiamo affermato all’inizio, in primo luogo la scultura vuole richiamare la metropolitana milanese, simbolo della velocità, del lavoro e della modernità che da anni caratterizzano il capoluogo lombardo.

Ago filo e nodo
Piazzale Cadorna durante i lavori per la metropolitana, 1960, foto in bianco e nero (Fonte: Wikipedia)

In secondo luogo è un richiamo a uno dei settori più sviluppati a Milano: quello della moda. La nostra città in questo si distingue a livello mondiale. Basti pensare anche solo all’importanza della famosissima Fashion Week. L’ago e il filo sono i due elementi alla base di un abito. Ma non è finita qui.

C’è un terzo ed ultimo significato nascosto dietro a tale opera. A renderlo noto è stato la stessa architetta Gae Aulenti che, durante la conferenza stampa di presentazione della scultura che si tenne presso il Politecnico di Milano, dichiarò che il filo voleva essere un richiamo al Biscione dei Visconti, l’animale presente sullo stemma di Milano.

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