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02. 05. 2024 23:53

Boscoincittà, una sfida lunga mezzo secolo: un polmone verde germogliato intorno alla Cascina San Romano

"Negli anni '70 c'era pochissimo verde a Milano, l'aria inquinata e la congestione del traffico. Sembrava tutto normale, ma l'opinione pubblica iniziava a parlare di ecologia"

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Il Boscoincittà compie 50 anni il prossimo settembre. A raccontare come è nato il uno dei polmoni verdi della città è Luisa Toeschi, presidente Italia Nostra Milano Nord: “Negli anni ’70 a Milano c’era pochissimo verde, l’aria inquinata e con problemi di congestione del traffico. Sembrava tutto normale, ma l’opinione pubblica iniziava a parlare di ecologia”. Già allora il grande problema del capoluogo lombardo era come diminuire l’inquinamento cittadino. Non lasciano nulla al caso i membri di Italia Nostra, che raccolgono prontamente la sfida chiedendo al sindaco di quel tempo, Aldo Aniasi, un pezzo di terreno.

parchi a Milano
Boscoincittà

Boscoincittà, il primo progetto di forestazione urbana in Italia

La storia di questo polmone verde inizia, dunque, nel 1974, quando l’Amministrazione Comunale di Milano concesse un terreno di circa 35 ettari all’associazione Italia Nostra, marcando l’avvio del primo progetto di forestazione urbana in Italia.
Attraverso la mobilitazione di migliaia di volontari – studenti, famiglie, scout, e membri di Italia Nostra – si è dato vita al parco, trasformando un terreno agricolo incolto in un’area verde rigogliosa. L’iniziativa crebbe ulteriormente con la formazione del “Comitato Amici del Bosco” nel 1977, garantendo finanziamenti continui che, negli anni ’80, vennero integrati da contributi comunali.

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Boscoincittà, nel 1984 da 35 a 50 ettari

Nel 1981, il Centro per la Forestazione Urbana (CFU) fu istituito presso la Cascina San Romano, divenendo il fulcro delle attività del parco, dalla coordinazione dei progetti alla promozione della partecipazione comunitaria. Il 1984 vide l’espansione del parco da 35 a 50 ettari, arricchendosi con l’aggiunta degli “Orti del tempo libero” ispirati a iniziative simili europee.

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Il giardino d’acqua, aree gioco e orti

Successive convenzioni hanno portato all’ulteriore ampliamento e diversificazione del parco, con l’aggiunta di un giardino d’acqua, aree gioco per bambini e nuovi lotti per gli orti urbani (circa 200). Il Boscoincittà ha raggiunto oggi circa 120 ettari di estensione, offrendo una varietà di ambienti naturali e aree dedicate a diverse attività.

La vigilanza del parco è affidata ai volontari

Questo spazio verde è sempre accessibile al pubblico, eccezion fatta per l’area circostante la Cascina San Romano, che è recintata e chiusa di notte. La vigilanza è affidata ai volontari delle Guardie Ecologiche Volontarie (G.E.V.) e dei Rangers d’Italia, garantendo la sicurezza e il rispetto dell’ambiente.

Un ponte tra la città e la campagna

Il Boscoincittà non è solo un parco ma un modello di interazione tra città e natura, incluso nel Piano Territoriale di Coordinamento del Parco Agricolo Sud Milano come parte dei “Territori di Cintura Urbana”. Questa classificazione evidenzia il ruolo del parco come ponte tra l’ambiente urbano e la campagna, con l’obiettivo di mantenere l’integrità degli spazi agricoli e naturali, valorizzando la biodiversità e promuovendo la sostenibilità.

La “Biblioteca verde” della Cascina San Romano

Inoltre, il CFU continua a sviluppare iniziative e programmi che arricchiscono l’esperienza del parco, inclusa la gestione degli orti urbani e l’offerta di spazi per attività educative e ricreative. La “Biblioteca verde” della Cascina San Romano è un’altra risorsa preziosa che fornisce materiali e conoscenze sul verde pubblico e l’ambiente. Boscoincittà rimane un esempio vitale di come gli spazi verdi urbani possano fiorire grazie all’impegno collettivo e alla collaborazione tra cittadini e istituzioni, continuando a crescere e ad adattarsi per rispondere alle esigenze della comunità e dell’ambiente.

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