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05. 05. 2024 16:49

Bruno Falck, 30 anni fa moriva il re dell’acciaio: una vita per il lavoro e per Milano

Sono passati 30 anni dalla scomparsa di Bruno Falck, erede delle storiche Acciaierie Ferriere Lombarde Falck di Sesto San Giovanni: ecco perchè è stato così importante per Milano (e non solo)

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Era il 10 febbraio 1993 quando Bruno Falck, noto imprenditore italiano si spegneva a Milano: trent’anni fa esatti veniva a mancare il terzogenito di Giorgio Enrico, storico fondatore della società Acciaierie e Ferriere Lombarde Falck. Classe 1902, Bruno Falck era nato a Laorca, in provincia di Lecco, ma cresciuto nel capoluogo lombardo sin quando era da bambino. Per sempre ricordato come uno dei più grandi del mondo della siderurgia italiana, Bruno, come i suoi fratelli, era stato alla guida dall’azienda fondata dal padre. Un’azienda che ha fatto la storia di Milano e non solo.

Bruno Falck e la storia delle acciaierie

Ingegnere siderurgico, Bruno Falck, era nato il 3 marzo del 1902 e, a partire dal periodo infantile, sapeva già quale sarebbe stato il suo futuro: lavorare al fianco del padre nella società da lui fondata. Non una società qualsiasi. Ma una delle più grandi ed innovative del secolo scorso. Il suo nome era Acciaierie e Ferriere Lombarde Falck. Impossibile non conoscerla.

Fondata proprio nel 1906, a pochi anni dalla nascita di Bruno Falck, le Acciaierie e Ferriere Falck, avevano lo stabilimento principale a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, visibile ancora oggi. Acciaio, ghisa, trafilati: questi erano i principali prodotti della società, che contava al suo interno centinaia di dipendenti tra operai, impiegati, segretarie, dirigenti e «pezzi grossi». Dava lavoro a tantissimi milanesi ed era una vera e propria istituzione.

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Le acciaierie fondate dal padre di Bruno Falck resistettero alla crisi, alle guerre mondiali, alle epidemie e molto altro ancora. Spensero i forni solamente nel 1995, dopo quasi un secolo di storia. In seguito, negli anni 2000, ci fu la conversione nel settore delle energie rinnovabili.

bruno falck

Acciaierie Falck: perché proprio a Sesto San Giovanni?

La collocazione alle porte di Milano delle Acciaierie e Ferriere Lombarde Falck fu tutt’altro che causale. Dietro alla scelta di porre il principale stabilimento proprio a Sesto San Giovanni c’era un obiettivo ben preciso. La famiglia di Bruno Falk voleva creare un punto di riferimento lungo la «strada settentrionale del ferro», ovvero quello che collegava (e collega tutt’oggi) Milano e Monza.

Il capoluogo lombardo era inoltre il primo e importante punto di raccolta delle materie prime – perlopiù rottami –, nonché centro principale per la vendita e il consumo dei prodotti finiti. Ma non è finita qui. Sesto San Giovanni vantava diversi benefici, oltre alla vicinanza con Milano:

  • Era attraversata da una linea ferroviaria internazionale, collegata a sua volta con la galleria del San Gottardo, che consentiva il collegamento diretto con Francia, Belgio e Lussemburgo, centri di estrazione mineraria dei materiali di lavorazione
  • Aveva a sua disposizione abbondanza di risorse idriche, fondamentali per mandare avanti la produzione
  • Lo stabilimento era in una posizione comoda per i lavoratori. Era facile da raggiungere in auto o con i pochi mezzi di spostamento che gli operai avevano a propria disposizione
  • Inoltre l’hinterland milanese si stava sviluppando e popolando sempre di più
  • Infine, proprio in questa località, altre grandi aziende avevano avviato la loro produzione. Giusto per citarne qualcuna: Breda nel 1902, la Osva nel 1891 e la Ercole Marelli arrivata nel 1905

Bruno Falck e l’amore per il suo lavoro

Bruno Falck, come i fratelli Enrico e Giovanni, finita la scuola superiore intraprese gli studi di ingegneria a indirizzo siderurgico. Si laureò presso il Politecnico di Milano e subito dopo intraprese vari viaggi sia in Europa sia Negli Stati Uniti d’America per approfondire la sua conoscenza del mondo dell’acciaieria. Una volta rientrato in Italia portò il suo sapere e la sua esperienza all’azienda di famiglia che nel frattempo aveva preso il volo. Era il 1928.

Qualche anno dopo, nel 1935 Bruno Falck, venne nominato amministratore unico di una nuova e importantissima altra società per azioni. Stiamo parlando delle Acciaierie di Bolzano. Fu lui a progettare e costruire la stessa fabbrica e decise di situarla proprio vicino alla ferrovia della città. Una scelta strategica e vincente.

La sua prima importante produzione fu quella delle lamette da barba. Il successo fu immediato. Poi Bruno Falck si specializzò nella produzione di prodotti di acciaio per navi, aerei, automobili e, durante la guerra, si impegnò anche nella produzione bellica. Le sue «creazioni» arrivarono anche all’estero. L’acciaio Falck non solo era richiesta in Germania e in altri paesi europei, ma anche oltre-oceano, in America e in Russia, all’epoca Urss.

Per Bruno Falck arrivarono anche diversi riconoscimenti come la nomina a Cavaliere del Lavoro per la sua imparagonabile e incredibile esperienza nel settore siderurgico e metallurgico. Fu anche Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. Nel 1972 prese poi ufficialmente la guida dell’azienda fondata dal padre nel primo decennio del 1900 e questo ruolo per 10 anni, quando passò il testimone ad Alberto e Giorgio, suoi nipoti.

Bruno Falck e l’amore per Milano

L’eredità lasciata famiglia Falck è immensa. Per quanto riguarda Bruno però, egli è ricordato per aver progettato e creato le famose acciaierie di Bolzano e per aver fatto la storia in questo campo. Anche la città di Milano lo ricorda sempre con il sorriso e con un certo affetto. Il suo cuore infatti era sempre appartenuto al capoluogo lombardo e, in particolare, al Comune di Sesto San Giovanni, dove aveva sede il famosissimo stabilimento.

Milano in quegli anni stava crescendo, si stava sviluppando più veloce che mai e stavo offrendo lavoro a migliaia e migliaia di persone che si spostavano in città con le loro famiglie alla ricerca di una vita migliore.

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