Il lavoro ha analizzato 130 bambini con Covid-19 accertata, di cui 67 (51,5%) avevano un parente infetto e 34 (26,2%) erano affetti da altre malattie che nella gran parte dei casi erano patologie croniche di tipo respiratorio, cardiaco o neuromuscolare.
Bambini asintomatici
Nuova ricerca. Lo studio conferma che la malattia ha uno scarso impatto in età pediatrica e una moderata pericolosità. In particolare, è emerso che nel 75,4% dei casi (98 bambini) il Covid-19 si è sviluppato in modo del tutto asintomatico o con sintomi lievi. Insomma, dai casi analizzati emerge con evidenza il fatto che Covid-19 dimostra una minore pericolosità nei bambini rispetto agli adulti.
Effetti. In ogni caso – precisano gli autori – serviranno ulteriori studi per comprendere al meglio gli effetti dell’infezione in particolare sui bambini con fattori di rischio per malattia più severa. «Stiamo verificando, su un campione nazionale di oltre 2.500 bambini, se esistono fattori predittivi per la diagnosi di Covid-19 – prosegue la coordinatrice della ricerca Marzia Lazzerini -. Infine stiamo valutando conoscenze, attitudine e pratiche legate alle modalità di diagnosi e tracciamento dei contatti, nonché l’impatto dell’epidemia sulla qualità dei servizi materno-infantili in diversi Paesi in Europa. Speriamo in questo modo di poter contribuire a migliorare le cure per mamme e bambini».
Epidemiologia. Il contesto generale è ancora molto aleatorio, proprio per questo è necessario avere il più possibile elementi di conoscenza aggiuntivi rispetto a quelli oggi in possesso del mondo scientifico. Il lavoro svolto grazie a questo studio va proprio in questa direzione e costituisce un contributo alle valutazioni epidemiologiche legate alla diffusione del virus.